Perizia Crisanti pesantissima: "La zona rossa ad Alzano e Nembo avrebbe salvato migliaia di vite"

Secolo d'Italia INTERNO

I dati emergoni dalla maxiconsulenza del professor Crisanti depositata in Procura a Bergamo, dove i magistrati indagano a quasi due anni sulla gestione della pandemia.

“Sono emerse delle criticità sull’applicazione del piano pandemico e dell’attivazione della zona rossa.

Spetterà ora alla Procura tentare di capire al meglio quanto i numeri sulle conseguenze della mancata zona rossa siano utilizzabili in ambito penale

La zona rossa a Nembro e Alzano non fu mai istituita, ma avrebbe potuto evitare tra le duemila e le quattromila vittime in Val Seriana. (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

affaritaliani.it. Accertamenti condotti da un consulente hanno evidenziato che prima del 20 febbraio c’erano già almeno 100 casi di coronavirus. Crisanti oggi aveva parlato di 6mila vittime nel Bergamasco in rapporto a un milione di abitanti. (Imola Oggi)

A partire dal ministero della Salute, che di recente ha pubblicato un dossier sul numero di morti evitati grazie ai vaccini Negli ultimi giorni era già finito sui quotidiani per la critica rivolta a Mario Draghi sulle scelte anti-Covid prese in queste settimane. (Virgilio Notizie)

"Come ho detto al procuratore, è stata rilevata una criticità della zona rossa, un’altrettanta criticità del piano pandemico (il riferimento è al mancato rinnovo di quello del 2016) e una minore criticità dell’ospedale di Alzano Lombardo. (IL GIORNO)

I numeri sono emersi da un’indiscrezione dopo che la stampa ha incalzato il professore Andrea Crisanti all’uscita della Procura di Bergamo quando ieri ha depositato la maxi perizia richiesta dai magistrati: la zona rossa in bassa Valle Seriana avrebbe potuto salvare dalle 2000 alle 4000 vite. (Valseriana News)

Peraltro, il Piano pandemico nazionale non fu applicato anche perché non era mai stato aggiornato dal 2006, ma solo costantemente rinnovato, senza cambiare nulla. Una struttura che comprende 30 posti letto, costata quasi un milione di euro per ciascuno di essi (Contropiano)

Una riguarda quando doveva essere attivato il piano pandemico; la seconda come e quando poteva essere attivata la zona rossa». Infine se fossero esigibili provvedimenti di applicazione della zona rossa più tempestivi (prima dell’8 marzo, ndr) e che effetto avrebbero avuto sulla trasmissione del virus». (Corriere della Sera)