«Via i palestinesi da Gaza»: il benvenuto di Trump a Netanyahu

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Il primo viaggio del premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo il mandato di arresto, emesso dalla Corte penale internazionale a novembre 2024 per i crimini di guerra e crimini contro l’umanità, non poteva essere che a Washington, per incontrare Donald Trump. D’altro canto anche per Trump Bibi è il primo leader straniero che accoglie da quando è tornato in carica per un secondo mandato. I RAPPORTI fra i due leader sembrano più che amichevoli e quello che è un incontro per discutere delle relazioni diplomatiche Usa-Israele e della situazione in Medio Oriente è contemporaneamente anche l’inizio della campagna di Netanyahu per la rielezione, lanciata proprio al fianco di Trump. (il manifesto)
Ne parlano anche altri giornali
Dunque Trump ci spiega che l’Unrwa, l’agenzia ONU che supporta i profughi palestinesi in Medio Oriente, “ha perso il suo status di organizzazione umanitaria indipendente ed è diventata un’organizzazione terroristica controllata da Hamas”. (LA NOTIZIA)
«Ora è un luogo inabitabile. Egitto o Giordania accoglieranno la popolazione, che deve andare via e non pensare a ricostruirlo». (ilmessaggero.it)

Partiamo in modo chiaro per evitare fraintendimenti, ok? Netanyahu ricevuto come un grande leader dal Tycoon, mi fa veramente ribrezzo, anzi, mi crea imbarazzo come occidentale e come essere umano. In barba a un mandato di cattura internazionale per crimini contro l'umanità, Bibi "il macellaio" è stato ricevuto con tutti gli onori dall'Amministrazione americana per discutere del futuro dei superstiti al suo massacro. (Il Giornale d'Italia)