Domenicali: “Spero in una Ferrari molto competitiva”

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E poi Ferrari ha qualcosa di unico, io ci ho vissuto per 23 anni, ha fatto parte della mia vita.

“La speranza da tifoso e da chi come me deve gestire un programma sportivo e commerciale così importante come quello della Formula 1 è quella di vedere presto una Ferrari molto competitiva.

Per Stefano Domenicali la Ferrari è stata una seconda casa, lavorandoci per 23 anni, dal 1991 alla primavera del 2014. (FormulaPassion.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Ha vinto Indy 500, si è aggiudicato un titolo mondiale nel 1997, ma ammette che gli manca il successo alla 24 Ore più prestigiosa dove ha corso con la Peugeot: “Mi manca Le Mans. Jacques di quel titolo iridato ricorda più la sfida personale con Schumi più che l’aver battuto la Ferrari: “Sì, contava molto più Michael. (Motorsport.com Italia)

Le nuove monoposto, che si basano fortemente su quelle dello scorso anno, sono state rallentate dal nuovo regolamento che ha imposto tagli soprattutto per quanto concerne l’aspetto strettamente aerodinamico. (ClubAlfa.it)

Oltre ad avere esteso il campionato alla cifra record di 23 gare, aver introdotto nuovi Gran premi come Portogallo e Arabia Saudita, averne riscoperti altri storici come Imola (il 18 aprile) e Olanda e aver modificato gli orari, adesso la F1 vuole cambiare le qualifiche (La Stampa)

Successivamente ho fatto un check-up completo in Ferrari e non è emersa alcuna anomalia rispetto al mio quadro fisico abituale Siamo convinti di non esserci risparmiati, ma in Formula 1 bisogna sempre essere molto cauti perché tutto è relativo. (TIMgate)

Per quanto riguarda la power unit in sé, nel complesso, ovunque fosse possibile apportare miglioramenti, abbiamo provato a farli” L’aerodinamica è sicuramente migliore in termini di comportamenti e di correlazione. (Tuttosport)

Penso – ha infine concluso il direttore sportivo della Ferrari Laurent Mekies – che ci vorranno almeno due o tre, se non quattro, qualifiche per consolidare i dati e capire effettivamente qual è il nostro gap rispetto agli avversari" Ovviamente siamo perfettamente consapevoli dei nostri numeri, ma è inevitabile pensare di comparare i nostri numeri con l’andamento degli altri. (Sport Fanpage)