La sinistra piange Vargas Llosa, ma lui l'aveva rinnegata. Folgorato dalla destra, odiava Castro e amava Milei

La sinistra piange Vargas Llosa, ma lui l'aveva rinnegata. Folgorato dalla destra, odiava Castro e amava Milei
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Il lutto è mondiale, la letteratura a tutte le latitudini piange lo scrittore che più di tutti ha esaltato il valore della parola nella narrazione della vita, ma è in Perù che il vuoto diventa ferita, anche culturale. Il paese andino ha dichiarato oggi il lutto nazionale per la (Secolo d'Italia)

Ne parlano anche altri media

Cerimonia molto partecipata, questa mattina a Ponte San Giovanni, per l’intitolazione della rotonda in via Adriatica a Bernardino Bastioni, imprenditore e produttore locale di bevande per lungo tempo anche presidente della Pontevecchio (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

L’autore peruviano, noto per la sua capacità di fondere narrazione e riflessione morale, costruisce qui una scena di intimità sospesa e sincera, dove il confine tra illusione e verità si fa labile, e la parola poetica diventa strumento di consolazione e di rivelazione. (Libreriamo)

Si è spento a Lima lo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, premio Nobel per la letteratura nel 2010, aveva da poco compiuto 89 anni. Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (Tv2000)

Mario Vargas Llosa, lo spirito liberale contro i totalitarismi

Nell’ambito delle Biblioteche propongono si svolgerà a Genzano presso il liceo Vailati mercoledì 16 aprile un incontro con l’autore per un confronto istruttivo di Redazione (La Torre Oggi)

Come e più del suo amico - forse più noto - Gabriel Garcia Marquez, ebbe inizialmente una simpatia per Castro e per il comunismo. Autore di numerosi romanzi, saggista e giornalista, è il primo e unico scrittore peruviano che è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura, ottenuto nel 2010. (SoloLibri.net)

Il pregio straordinario di questo breve saggio risiede nell’aver dissolto alcuni luoghi comuni sull’America Latina: stereotipi banali, e spesso fastidiosi, sedimentatisi nel tempo attraverso una petulante ripetizione di litanie che hanno inserito l’intero Continente in un’unica cornice di figure quasi macchiettistiche: popoli pigri e rassegnati, dittatori incapaci e corrotti, preti ossequienti (o, all’opposto, rivoluzionari), imprenditori ambigui e pasticcioni, latifondisti reazionari e bigotti, insomma una sorta di umanità di seconda scelta, destinata a restar compressa tra la vitalità dei nordamericani e le ambizioni dei paesi emergenti. (Nicolaporro.it)