Rai, la partita a scacchi con la politica sul futuro digitale della tv

Da qui alcune “modeste proposte” mirate ad aumentare i ricavi senza entrare nelle tasche degli abbonati.

E c’era poi la modalità-Gasparri, animata dal sospetto che il rigore amministrativo finisca a scompigliare la Rai finora cosa loro.

Di fronte alla umile realtà dei conti in mano si è vista quella surreale dei Vigilanti, autori di tre distinti tipi di reazioni.

Oppure i produttori di fiction e serie che devono gran parte dell’ultima fortuna alla presenza dei 400 milioni annuali investiti dalla Rai

Martedì 12 ottobre presso la Commissione Parlamentare Vigilante sulla Rai si è tenuto, ed è tuttora visibile sulla web tv della Camera, il confronto fra il principio di realtà e il modo di ragionare della politica corrente. (Domani)

La notizia riportata su altri giornali

Fuortes ha parlato anche della raccolta pubblicitaria, destinata a ridursi se venisse approvato, così come è, il nuovo Tusmar. “Il piano industriale è un tema all’ordine del giorno, da consiglio di amministrazione. (Primaonline)

Lo sottolinea all'Adnkronos il consigliere Rai eletto dai dipendenti Riccardo Laganà all'indomani dell'audizione dell'amministratore delegato Carlo Fuortes nella commissione parlamentare di Vigilanza Rai. (Adnkronos)

Speriamo questo serva a convincere i giornali a tornare a seguire le vicende Rai, come facevano anni fa”. Lo scrive su twitter il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. (Informa)

“Sconcerta proposta Fuortes su quota Rai fondi editoria”. La Fieg, in una nota, ha profondamente stigmatizzato le parole di Fuortes sui fondi Rai destinati all’editoria. L’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes vuol tagliare i fondi all’editoria. (Editoria.tv)

Ed ha anche chiarito che l'attuale Cda di viale Mazzini si è insediato il 15 luglio, cioè 75 giorni dopo l'accaduto La Rai non ha ritirato la querela contro Fedez per le sue accuse contro il servizio pubblico lanciate in occasione del Concertone del Primo maggio. (La Stampa)

“Le improvvide dichiarazioni di Fuortes intervengono peraltro in un momento in cui giornalisti ed editori sono sotto attacco anche per il fondamentale ruolo di informazione, professionale e di qualità, svolto dai giornali a sostegno della campagna di vaccinazione” Se da una parte l’UsigRai ha parlato di proposte “largamente condivisibili” per “risolvere il nodo strutturale delle risorse”, di tutt’altra opinione è la Fieg. (Informa)