"Avetrana – Qui non è Hollywood". Serie sospesa ma la produzione esclude l’ipotesi di un accordo
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“Avetrana – Qui non è Hollywood”. Serie sospesa ma la produzione esclude l’ipotesi di un accordo Posted at 10:11h in by Redazione in NOTIZIE «Associare la cittadina alla vicenda di cronaca nera» e quindi suscitare nei telespettatori l’idea che il piccolo comune di Avetrana sia «una comunità potenzialmente criminogena, oltre che retrograda ed omertosa». È la ragione alla base della decisione presa dal giudice Antonio Attanasio di sospendere fino alla variazione del titolo, la diffusione della fiction «Avetrana – Qui non è Hollywood» che Disney+ avrebbe diffuso in tutto il mondo a partire da oggi per raccontare, attraverso la miniserie diretta da Pippo Mezzapesa, la storia e il contesto in cui si è consumato l’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto 2010 (Studio 100)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Una certa parte politica è accusata da anni di cercare di delegittimare la magistratura. Esiste, però, un settore che negli ultimi decenni ha molto contribuito agli attacchi alla magistratura. (IlSudest)
La richiesta del sindaco di Avetrana, accolta dal giudice, di sospendere in via cautelativa la fiction sull'omicidio di Sarah Scazzi ha riacceso l'ormai annoso dibattito sull'opportunità o meno di sollevare obiezioni, e perfino chiedere correzioni di tiro, su prodotti televisivi in base all'impatto sociale che possono avere. (Secolo d'Italia)
Intervista a Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni, autori di "Sarah - La ragazza di Avetrana", libro da cui è tratta la discussa serie di Disney Plus sospesa da un tribunale su richiesta del sindaco: "Tutti gli sviluppi ci paiono assolutamente imponderabili, ma confermano la tragica storia accaduta ad Avetrana come un unicum". (Fanpage.it)
TARANTO — È difficile incontrare un abitante di Avetrana che non sia stato intervistato almeno una volta nella sua vita. «A me è capitato qualche mese fa, venne la troupe di un tg, l’intervistatrice voleva sapere cosa ne pensassi della liberazione di Michele Misseri», racconta per esempio Donato Livieri, gestore dell’Enicaffè sul rettilineo di via Manduria. (La Repubblica)
Gli autori e gli sceneggiatori italiani del mondo dell'audiovisivo, rappresentati dalle associazioni 100autori, Anac e WGI, dichiarano la propria preoccupazione in merito a quanto sta accadendo dopo che il tribunale civile di Taranto ha accolto il ricorso, presentato dai legali del Comune di Avetrana, teso a bloccare la serie Avetrana - Qui non è Hollywood, chiedendo la rettifica del titolo in quanto lesivo dell'immagine del paese, a prescindere dal contenuto stesso del racconto «al momento ancora da tutti ignorato». (quotidianodipuglia.it)
Neppure il tempo di presentarla alla Festa del Cinema di Roma e di ricoprire i muri delle stazioni della metropolitana con i manifesti pubblicitari che ne annunciavano il debutto su Disney+ il 24 ottobre, che l’uscita della serie tv in quattro puntate sull’omicidio di Avetrana è stata bloccata. (Il Fatto Quotidiano)