La Cina accelera sul C939 mentre Pechino blocca le consegne Boeing




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Mentre la tensione commerciale tra Stati Uniti e Cina si acuisce, Pechino ha deciso di rispondere colpo su colpo ai dazi imposti da Washington, sospendendo nuovamente le consegne di aerei Boeing. Una mossa che, se da un lato mette in difficoltà il colosso aerospaziale americano, dall’altro spinge la Cina a puntare con ancora più decisione sul suo programma aeronautico nazionale. Al centro della strategia cinese c’è il C939, il nuovo jumbo jet sviluppato dalla Comac, società di proprietà statale che sta lavorando a un velivolo in grado di competere con i modelli occidentali.
Bloomberg ha riportato che le principali compagnie aeree cinesi – Air China, China Eastern e China Southern – hanno già rinunciato alle consegne di Boeing previste tra il 2025 e il 2027. Una decisione presa in risposta ai dazi del 145% imposti dagli Usa, che rendono proibitivo l’acquisto di aeromobili e componenti americani. Il risultato? Le azioni di Boeing sono crollate del 2% in borsa, ma il vero problema per l’azienda è la perdita di uno dei mercati più redditizi.
La Cina, però, non si limita a reagire. Sta investendo massicciamente nella produzione autonoma di aerei di linea, riducendo la dipendenza da Boeing e Airbus. Il C939, che dovrebbe essere realizzato con materiali avanzati e tecnologie di ultima generazione, rappresenta l’ultimo passo di questa strategia. Sebbene i dettagli tecnici siano ancora scarsi, il progetto dimostra che Pechino non intende fermarsi al C919, il modello più piccolo già in fase di test.