Corruzione in atti giudiziari, arrestato magistrato della Corte d’Appello

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Inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno. Nell’ambito di un’indagine per corruzione in atti giudiziari, coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno, è stato arrestato un magistrato della Corte d’Appello di Catanzaro.

In casa del giudice sono stati sequestrati settemila euro contenuti in una busta.

Tutti sono indagati per corruzione in atti giudiziari ma, per alcuni degli arrestati, è stata contestata anche l’aggravante del metodo mafioso. (BlogSicilia.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Tra gli arrestati anche due avvocati: uno del foro di Catanzaro e un avvocato di Locri. Sono in corso perquisizioni a Catanzaro e acquisizione di atti presso la Corte d’Appello della città calabrese. (CORRIERE DEL GIORNO)

Secondo quanto emerso dalle indagini, al magistrato - presidente di sezione della Corte d'Appello di Catanzaro nonché presidente della Commissione provinciale tributaria del capoluogo - venivano elargiti soldi contanti, preziosi, ma anche prestazioni sessuali in cambio del suo intervento "per ottenere, in processi penali, civili e in cause tributarie sentenze o comunque provvedimenti favorevoli a terze persone concorrenti nel reato corruttivo". (Blogosfere)

Cosa è successo. La Guardia di Finanza ha tratto agli arresti questa mattina, in coordinamento con la DDA di Salerno, un magistrato della Corte d’Appello di Catanzaro nonché due avvocati. Soldi e sesso in cambio di favori: è questo che ha messo messo nei guai Magistrato. (Italia Sera)

Insieme a Petrini sono stati arrestati l’avvocato Maria Tassone del foro di Locri, di Davoli e Francesco Saraco di Badolato del foro di Catanzaro. Importante operazione del Personale del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Crotone, del Servizio Centrale Operativo Criminalità Organizzata di Roma (SCICO) e di altri reparti delle Fiamme Gialle: in manette il giudice Marco Petrini. (http://www.calabriaeconomia.it/)

Nell’inchiesta, infatti, figurano i nomi di Lorenzo Catizone, fratello dell’ex sindaco di Cosenza, Eva, e la madre Virginia Carusi. Sentenza che, tuttavia, non sarà riformata – come si attendevano gli imputati e i loro “faccendieri” – «per cause non dipendenti dalla loro volontà». (Cosenzachannel.it)

In totale sono 8 i destinatari dei provvedimenti: sette in custodia cautelare in carcere e uno ai domiciliari. Marco Petrini, magistrato della Corte d’Appello di Catanzaro, e due avvocati, uno del foro di Catanzaro e l’altro di Locri, sono stati arrestati per corruzione in atti giudiziari. (V-news.it)