Mafia a Palermo, blitz contro mandamento Tommaso Natale: 8 misure cautelari

LaPresse INTERNO

Palermo, 21 lug.

(LaPresse) – Nuovo blitz contro le famiglie mafiose della città di Palermo questa notte nel mandamento di Tommaso Natale.

I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Palermo Lorenzo Jannelli, su richiesta della procura distrettuale antimafia di Palermo, nei confronti di 8 indagati ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni aggravate, danneggiamento seguito di incendio

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La notizia riportata su altri media

Proprio a quest'ultima operazione del gennaio scorso si ricollega il blitz odierno che ruota attorno alla figura di Giulio Caporrimo. Quest'ultimo, tornato in libertà nel maggio del 2019, per volontà del boss Calogero Lo Piccolo trovò al vertice del mandamento un nuovo capo, Francesco Palumeri. (La Repubblica)

La discoteca fammela fare a me, me ne porta mille, ai tempi dice che ne ha usciti 500 e invece ne deve uscire mille, fammela sbrigare a me. Quindi io ho questo. me li ha dati tutti per Natale, poi c'è quello delle bombole, poi c'è la polleria alla Sbannuta, l'assicurazione alla Roccella, poi. (PalermoToday)

I rapporti coi boss d'America. I boss del mandamento di Ciaculli, finiti oggi in cella, avevano, inoltre, costanti rapporti con cosa nostra americana In particolare a tenere le redini era Giuseppe Greco, 63 anni, cugino di Leandro Greco il giovanissimo referente della commissione provinciale di cosa nostra, arrestato due anni fa. (Giornale di Sicilia)

Leandro ne è infatti nipote in linea diretta mentre Giuseppe è figlio di Salvatore greco, detto “Il senatore”, fratello di Michele. I Greco ancora al vertice del mandamento di Ciaculli. E’ rimasto invece alla storica famiglia dei Greco lo scettro sul mandamento di Ciaculli. (In Terris)

“’Noi non ci immischiamo con Falcone e Borsellino’, diceva Maurizio Di Fede alla mamma di una bambina di sette anni. Ancora, quando sentono nominare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, si comportano come i vampiri sorpresi dalla luce del sole. (Livesicilia.it)

Dunque, dice l’aspirante pentito, sarebbe potuto passare anch’egli con la macchina a Capaci nel momento in cui l’autostrada saltava in aria Sostiene di conoscere particolari “inediti” sulla strage di via D’Amelio. (Live Sicilia)