Maurizio Sarri e la Juventus: il retroscena di Gianluigi Buffon

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Poi, sull’incubo della mancata qualificazione al Mondiale 2018: “La partita contro la Svezia fu l’anticamera di una spedizione che sarebbe stata non vincente.

Gianluigi Buffon, il retroscena su Maurizio Sarri. Il resto della chiacchierata con Piero Chiambretti è stata arricchita da retroscena interessanti, dal motivo della scelta di tornare alla Juventus nel 2019 dopo la stagione al Paris Saint-Germain fino al difficile ambientamento di Maurizio Sarri nel pianeta Juventus. (Virgilio Sport)

Ne parlano anche altri giornali

Gianluigi Buffon ha parlato di Cristiano Ronaldo nel suo intervento a Tiki Taka. E Allegri ha fatto bene a tornare perché si vede che è convinto di fare bene ed è convinto di poter incidere». (Juventus News 24)

Nel 2006, da miglior portiere al mondo, sono andato in Serie B con la Juve e nessuno nelle mie condizioni l’avrebbe fatto. Poi ho fatto tutta la trafila alla Juve, dalla risalita alle tante vittorie. (Corriere della Sera)

Buffon minimizza: "Cose che capitano". vedi letture. Come riferisce sportmdiaset.it, nel corso della puntata di ieri di Tiki Taka - La repubblica del pallone il portiere del Parma Gianluigi Buffon ha parlato anche dei quattro gol incassati contro il Lecce, che hanno segnato un brutto primato per il classe '78: per la prima volta in carriera, son stati tutti nel primo tempo. (TUTTO mercato WEB)

Nel 2018, però, è stato anche vicino al ritiro: “A febbraio di quell’anno pensavo di smettere perché ero convinto di fare il Mondiale e chiudere un cerchio. La vedo sempre protagonista ma vincere la Champions contro certe squadre è davvero difficile” (Quotidiano.net)

JUVE DI ALLEGRI – «La Juve non gioca male, quelle che vince le vince da squadra solida, squadra che dà pochi spazi all’avversario, imbruttisce la partita ma non gioca male. Il suo commento. Gianluigi Buffon ha rilasciato una lunga intervista a Tiki Taka. (Juventus News 24)

Buffon ha poi precisato: "Non è vero che sono tornato alla Juventus per dare una mano a Sarri. Dopo un mese, si è accorto che il tipo di lavoro che era abituato a fare avrebbe dovuto rivederlo e avrebbe dovuto cercare di mediare. (il Giornale)