Vaccino Covid, il giornalista Mark Dolan su Gbnews: “Chi ci ha costretto a inocularci ha le mani sporche di sangue” - VIDEO

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Il Giornale d'Italia ECONOMIA

Il giornalista Mark Dolan durante un intervento sull’emittente Gbnews ha attaccato duramente le aziende farmaceutiche e i responsabili politici per aver obbligato la popolazione a ricevere il vaccino Covid: “Chi ci ha costretto a inocularci ha le mani sporche di sangue”, ha infatti affermato. “Joe Biden l’ha chiamata una pandemia dei non vaccinati, Andrew Neil già di quella parrocchia ha parlato di punire i non vaccinati, Jeremy Wein ha parlato, in senso figurato, di tenere le persone a terra e di vaccinarle con la forza”, ha accusato il presentatore. (Il Giornale d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Secondo quanto appreso da Cnbc, hanno espresso la loro preoccupazione nel forum interno dopo che Joel Kaplan, il nuovo responsabile per gli affari globali di Meta ed ex vice capo dello staff della Casa Bianca sotto la presidenza di George W. (Italia Oggi)

Lo ha annunciato il ceo di Meta Mark Zuckerberg in quello che a media e analisti appare l'ennesimo inchino a Donald Trump e al nuovo clima ideologico della destra, che privilegia l'assoluta libertà di espressione sulla lotta contro la disinformazione e l'odio in rete. (ilgazzettino.it)

No, nemmeno la conversione del fondatore di Facebook, che ieri ha annunciato l’abbandono degli strumenti di censura social e ha abbracciato il free speech seguendo la via tracciata da Elon Musk, insinuerà in loro il dubbio di avere torto, si limiteranno ad aggiungere una nuova figurina nell’album della immaginaria “Tecnodestra”. (Nicola Porro)

Mark Zuckerberg ci ha appena regalato una nuova ondata di fango sui social media

I risultati dello studio, pubblicati sulla rinomata rivista Thrombosis and Vascular Biology, aprono nuove prospettive nello sviluppo di farmaci per la cura di infarti e ictus. (Il Giornale d'Italia)

“Zuckerberg ha annunciato non ci saranno più i fact checker su Meta? Meno male, è un’ottima notizia. È bellissima l’idea di fare i fact checking, ma il problema è che bisogna investire qualcuno del compito di impancarsi a ministro della Verità, orwellianamente parlando. (Il Fatto Quotidiano)

Oh, la storia dello “stop alla censura” su Facebook e Instagram sarebbe potuta essere una buona notizia. Una buona notizia. (WIRED Italia)