Yerevan e Baku al bivio, la Russia fa la voce grossa / Armenia / aree / Home
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Nonostante le speranze che un accordo tra Armenia e Azerbaijan potesse essere siglato o firmato entro novembre di quest'anno, la situazione appare sempre più incerta mentre la Russia entra di nuovo nella mischia Quattro anni dopo l'inizio della guerra dei 44 giorni tra Armenia e Azerbaijan, e un anno dopo l'esodo di 100mila armeni etnici dalla regione separatista del Nagorno Karabakh, le speranze che ci potesse essere una nuova opportunità per risolvere il conflitto stanno svanendo. (Osservatorio Balcani e Caucaso)
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Da aprile 2024 in Armenia sono in corso proteste contro il governo, il quale ha avviato trattative con l’Azerbaigian finalizzate alla demarcazione dei confini contesi da anni tra le due nazioni. A partire da questi fatti, si vuole raccontare cosa significa vivere lungo la frontiera. (East Journal)
Le radici di questa catastrofe affondano nella storia dell’Unione Sovietica, o meglio nella fine della stessa Unione. Lo chiamavano un “conflitto congelato” e come il gelo si è dissolto, un’onda di piena della Storia che ha cancellato decenni di calma inquieta, piccole incursioni, minacce, patti fragili. (GLI STATI GENERALI)
Nel 1921, l'Unione Sovietica assegna il Nagorno-Karabakh, una regione a maggioranza armena, all'Azerbaijan, creando una frattura territoriale. (di Andrea Cucco ) (Difesa Online)