Che cosa chiedono i lavoratori del porto di Trieste che minacciano lo sciopero contro il green pass

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Insomma, tutti i lavoratori portuali degli scali italiani potrebbero usufruire di un tampone gratuito, il cui costo fino al 31 dicembre ricadrebbe esclusivamente sulle aziende che volessero farsene carico.

“Non scenderemo a patti fino a quando non sarà tolto l’obbligo del green pass per lavorare, non solo per i lavoratori del porto ma per tutte le categorie di lavoratori”.

Per questo è stato convocato per domani un presidio all'ingresso del porto: "Dal 15 ottobre – recita una nota del sindacato USB – il Governo Draghi imporrà l'obbligo di green pass per tutte le categorie del pubblico e del privato. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Condividi questo articolo. Dai porti sta cominciando la ribellione contro il Green Pass e l’attacco ai lavoratori deciso dal governo Draghi. (La Voce Delle Voci)

La posizione dei lavoratori portuali. Nessun tentennamento del Comitato dei lavoratori del Porto (Clpt) di fronte alle parole del presidente dell’Authority. Le posizioni dei lavoratori, le parole del Presidente, le dichiarazioni dei politici e le conseguenze economiche: ecco la questione blocco del Porto di Trieste e Green Pass spiegata bene. (Il Piccolo)

Se il blocco sarà ad oltranza, e non solo venerdì, mi mancherà quella legittimazione che ritengo fondamentale per poter lavorare bene, non andrò che a sancire con una firma quello che decideranno loro”. (askanews)

Green Pass, il blocco dei porti. Nelle stesse ore in cui la ministra dell’Interno è attesa in aula scoppia la polemica sul Green Pass nei porti. “L’unica apertura che possono avere nei nostri confronti è togliere il Green pass. (Velvet Mag)

Dati alla mano in Italia sono tra i 4 e i 5 milioni i lavoratori che sono tutt’ora sprovvisti del Green Pass. L’entrata in vigore dell’obbligo di Green Pass su luogo di lavoro (leggi l’articolo) sarà un cambiamento enorme, che andrà a incidere direttamente sulla vita di 23 milioni di italiani. (LA NOTIZIA)

Trieste. Non è bastato garantire ai portuali triestini i tamponi gratis per arginare l’onda di proteste. Trieste è il fronte più caldo della protesta, ma non si esclude che questa possa allargarsi in altri scali portuali. (Il Piccolo)