Tentato omicidio in via Bologna a Parma: un arresto della polizia

La Repubblica INTERNO

Lì ha chiamato il 113 che immediatamente ha inviato due volanti in via Bologna, nel quartiere San Leonardo.

Così i poliziotti, dopo aver ricostruito la dinamica dei fatti e dopo aver condotto entrambi i soggetti al pronto soccorso, hanno proceduto con l’arresto dell’aggressore, deferendolo all’autorità giudiziaria per il reato di tentato omicidio

La vittima, dopo essersi divincolata, è riuscita a fuggire, scendendo velocemente le scale e ritrovandosi in strada. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Dopo aver bussato insistentemente alla porta il residente l’ha aperta, trovandosi davanti lo straniero armato che gli si scagliava contro. per il reato di tentato omicidio (Questure sul web)

La ricostruzione fatta dagli investigatori ha accertato che l’incidente doloso di Giorgio Benestare è stato il risultato di un piano preordinato e programmato nel tempo, finalizzato ad attentare alla vita del 61enne. (ReggioToday)

Quando il Benestare stava percorrendo la via Croce Cimitero (strada isolata e priva di marciapiede), gli indagati, a bordo del Fiat Doblò, avrebbero accelerato ed investito dolosamente la vittima. Nelle immediate vicinanze sono state rinvenute le targhe (anteriore e posteriore) del Fiat Doblò che, sebbene annerite, erano comunque visibili (Zoom24.it)

- dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di 2 soggetti reggini, entrambi trentunenni, ritenuti entrambi responsabili di tentato omicidio, ricettazione e danneggiamento a mezzo incendio, tutti aggravati dalla circostanza dell’agevolazione mafiosa. (CityNow)

Due 31enni reggini, Emilio Molinetti e Marco Geria, sono finiti in manette perchè ritenuti entrambi responsabili di tentato omicidio, ricettazione e danneggiamento a mezzo incendio, tutti aggravati dalla circostanza dell’agevolazione mafiosa. (Soverato Web)

Altri due feriti. Il fatto è avvenuto in un appartamento alla prima periferia della città dove l’indagato era assieme ad altri connazionali. Alle cure dei medici si sono rivolte altre due persone colpite dagli schizzi di olio bollente, tra cui una trevigiana, proprietaria dell’appartamento (Corriere della Sera)