"Da bambino costruivo razzi con le sedie"

RSI.ch Informazione ESTERI

"È un sogno che ho fin da bambino". Un sogno che ora per Marco Sieber, 33enne di Bienne (BE), si potrà realizzare: andare nello spazio. Mercoledì lo svizzero è infatti stato selezionato dall'Agenzia spaziale europea (ESA) per diventare astronauta. "Con mio fratello mi divertivo a costruire razzi con le sedie" ricorda Sieber, intervistato subito dopo l'annuncio dell'ESA. E aggiunge: "Non ho mai abbandonato questo sogno. (RSI.ch Informazione)

Ne parlano anche altri media

John McFall, ex-corridore paralimpico, è ora un astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa): è il primo nella storia ad essere scelto con una disabilità ed è uno degli 8 scelti tra gli oltre 22.500 candidati che hanno presentato una domanda valida nel 2021, parte di un progetto di inclusione per ‘parastronauti’ Una bella storia (greenMe.it)

Il candidato astronauta con disabilità fisica prenderà parte al Parastronaut Feasibility Project per sviluppare opzioni per l'inclusione di astronauti con disabilità fisiche nel volo spaziale umano e possibili missioni future. (HDblog)

Anthea Comellini, 30 anni di Chiari, in provincia di Brescia, e Andrea Patassa, 31, di Spoleto sono i due italiani tra le riserve selezionate dall’Agenzia spaziale europea per la nuova classe di pionieri spaziali. (la Repubblica)

E’ questo il prestigioso percorso effettuato dal capitano Andrea Patassa (nella foto) risultato uno dei due italiani selezionati quali astronauti di riserva dell’Agenzia Spaziale Europea ed il percorso professionale è iniziato proprio nell’aeroporto militare grossetano. (LA NAZIONE)

“Dateci Tempo” si terrà al Teatro San Martino di via Ciutadella di Minorca. Il ricavato dalla vendita del Calendario 2023 Power Of Sport sarà devoluto proprio per creare un fondo utile alle borse sportive. (Sardegna Reporter)

“Spero di poter essere di ispirazione” per altre persone con disabilità, ha detto John McFall, primo astronauta dell’Esa con disabilità, aggiungendo che la sua nomina dimostra che “la scienza e lo spazio sono per tutti”. (Città di Torino)