Quirinale: Pd punge Salvini, Cav dà carte e lui all'angolo. Serve un patto di legislatura Quirinale: Pd punge Salvini, Cav dà carte e lui all'angolo. Serve un patto di legislatura

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Per il segretario Pd, in costante contatto telefonico con Giuseppe Conte, il no a Berlusconi rimane granitico.

Il segretario dem, che è legato da una storica amicizia a Gaetano Quagliariello (attivissimo negli ultimi giorni) aspetta alla finestra, puntando sul possibile “piano B” degli avversari

– Nel centrodestra Matteo Salvini “è all’angolo” e lo sarà fino a quando non si scioglierà il “nodo” Silvio Berlusconi (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Se ne è parlato anche su altri media

Matteo Salvini evoca per la prima volta un rimpasto di governo dopo l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. Salvini, frenano dalla Lega, ha solo detto che nell’ultimo anno di legislatura, con sfide cruciali per il Paese, i leader vadano ancor più coinvolti e responsabilizzati. (America Oggi)

Un’opzione che trova riscontro in un fronte ampio, con la consapevolezza che l’immagine dell’ex numero uno della Bce vada tutelata. Ma sul tavolo, oltre alla candidatura (non ancora ufficiale) del Cavaliere, resta in piedi l’ipotesi che porta l’attuale presidente del Consiglio Draghi al Colle. (EOS Sistemi avanzati scrl)

Letta rivela: “Ma ha chiamato anche il nostro Marcucci per gli auguri di fine anno, non era mai accaduto prima” Il vertice di centrodestra forse alla prossima settimana, anche se Salvini insiste per incontri nei prossimi giorni. (La Repubblica)

Il punto è che sia Salvini che la Meloni mirano a elezioni anticipate. A quel punto Berlusconi si intesterebbe l'elezione, rinunciando per amor di patria a correre per cedere il passo al grande tecnico. (Liberoquotidiano.it)

Temi correlati (Open)

Salvini sa però che un voto per il Colle con una maggioranza diversa da quella che sostiene il governo rischia di travolgere lo stesso Draghi. Ma la mossa di Salvini resta sul tavolo: un governissimo con i leader di partito sembra un’idea un po’ folle, viste le diversità politiche e personali (Firenze Post)