Bungie non si allinea alle politiche di PlayStation

Andiamo con ordine: nelle ultime settimane Ryan ha dichiarato che PlayStation non impedirà a nessuno di prendere posizioni anti abortiste.

I admit, I’m just a CM in the grand scheme, but I’m confident in the following: We are, and will continue to be, Bungie.

— dmg04 (@A_dmg04) May 17, 2022. Nel corso degli ultimi anni Bungie ha basato molto la sua comunicazione su cause importanti e temi sociali

Nel corso delle ultime settimane PlayStation è stata protagonista in negativo sul web, a causa di alcune dichiarazioni del suo CEO Jim Ryan in merito all’aborto. (Tom's Hardware Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Comunque sia, viene anche specificato che Insomniac non può fare comunicati sui diritti messi in discussione o, come già detto, sulla donazione. Inoltre, qualsiasi progresso che potremmo fare per spingere a un cambio di approccio [di Sony Interactive Entertainment] sarebbe fermato bruscamente. (Multiplayer.it)

Ciò segue i report secondo cui, mentre Sony abbinerà una donazione di $50.000 da Insomniac all'organizzazione no profit per l'aborto WRRAP, la società impedirà agli studi PlayStation di rilasciare dichiarazioni pubbliche sui diritti all'aborto. (Eurogamer.it)

Tuttavia ci sono rari momenti in cui siamo all'opposizione (come questa settimana) e Sony avrà l'ultima parola" Secondo quanto riferito, Sony Interactive Entertainment sta pianificando una donazione a un'organizzazione pro aborto in seguito alle critiche dei dipendenti sulla dichiarazione di Jim Ryan. (Eurogamer.it)

La risposta di Parsons è un semplice "Sì", come approvazione generale di quanto riferito dal CM di Bungie. Considerando che Bungie sta per essere acquisita da Sony, la forte posizione espressa rappresenta una sorta di attrito all'interno della compagnia, dal punto di vista ideologico (Multiplayer.it)

"[Sony Interactive Entertainment] non approverà NESSUNA dichiarazione di alcuno studio sull'argomento dei diritti all'aborto", ha detto ai dipendenti dello studio Ted Price, capo di Insomniac, in un'e-mail datata 13 maggio. (Eurogamer.it)