Dazi Trump, gli effetti sulle Borse mondiali: le ultime notizie di oggi 14 aprile. DIRETTA

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Donald Trump sembra voler proseguire nella guerra dei dazi. Il presidente degli Usa ha promesso misure anche sui chip, con annunci in proposito nei prossimi giorni. “Nessun Paese si salverà per gli ingiusti squilibri commerciali e le barriere non tariffarie che sono state usate contro di noi, soprattutto dalla Cina”, ha avvertito. “Nessuna eccezione è stata annunciata venerdì. Stiamo valutando dazi anche sui chip per la sicurezza nazionale”, aggiunge il tycoon riferendosi a possibili tariffe sui semiconduttori e alle esenzioni dai dazi reciproci per gli smartphone e i pc, solo “temporanee”. (Sky TG24)
La notizia riportata su altre testate
Già perché con una improvvisa inversione di marcia, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sembrava avere deciso esentare dai dazi introdotti il 2 aprile taluni prodotti tecnologici chiave – tra cui smartphone, computer portatili, chip di memoria e altri dispositivi elettronici – provenienti da Pechino. (Agenda Digitale)
Mentre una parte del gotha imprenditoriale statunitense alza la cornetta per chiedere la testa dei principali promotori della linea protezionista — su tutti il Segretario al Commercio Howard Lutnick e il consigliere economico Peter Navarro — Donald Trump sceglie la strada opposta: blindare i suoi uomini, mostrandosi sordo alle pressioni del business e determinato a tenere il punto sulle politiche tariffarie. (il Giornale)
LO SCENARIO L'export di medicinali e di ingredienti verso gli Stati Uniti vale 120 miliardi. La Commissione insiste: le nostra normativa sul digitale non è negoziabile (La Stampa)

"Nessuna eccezione è stata annunciata venerdì. Così Trump alla Casa Bianca. (Il Messaggero)
In verità il segretario al commercio, Howard Lutnick, ha precisato che l’esenzione è solamente temporanea perché questi prodotti saranno probabilmente soggetti a “dazi specifici e settoriali” che entreranno in vigore “fra un mese o due”. (Il Sole 24 ORE)
I dazi alle merci importate sono una tassa che viene pagata dai consumatori del paese che li impone attraverso l’aumento del prezzo dei prodotti. La retromarcia temporanea dell’amministrazione USA sui dazi alle importazioni di personal computer, smartphone e altri apparecchi elettronici è la presa d’atto di quello che gli economisti vanno affermando da tempo. (Corriere Adriatico)