Milano sale, bene i petroliferi dopo l'Opec - MilanoFinanza.it

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A seguito di questa cessione a Paloma, Sabaf a oggi detiene in portafoglio 169.875 azioni proprie, pari all'1,473% del capitale.

Aggiungendo il capital conservation buffer del 2,5%, si perviene a un requisito minimo in termini di total capital ratio di vigilanza del 12,75%.

Tale partnership costituisce la base per nuove opportunità di business e di sviluppo strategico sia per Sabaf sia per Paloma. (Milano Finanza)

Su altri media

L'accordo è stato raggiunto durante la visita del presidente russo Vladimir Putin a Riad. (Teleborsa) - La Russia e l'Arabia Saudita hanno firmato la carta per la cooperazione a lungo termine tra l'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) e i produttori di petrolio non appartenenti al cartello (Opec+). (Il Messaggero)

Lo annuncia l’agenzia Bloomberg citando un delegato ai lavori di Vienna. L’Opec+ (i Paesi del cartello più gli altri produttori di petrolio tra cui la Russia) hanno raggiunto un accordo per un ulteriore taglio della produzione di 500 mila barili al giorno. (Corriere del Ticino)

Un punto critico nel corso dei colloqui era stato come condividere la divisione dei tagli tra i produttori.Poco mossi WTI e Brent, bene intonate Tenaris (+1,07%) e Saipem (+1,06%) che accelerano rispetto alla tarda mattinata. (Finanza.com)

L'Opec+ ha ridotto il volume dell'offerta a partire dal 2017 in risposta all'aumento esponenziale della produzione negli Stati Uniti, ad oggi il maggior produttore globale grazie alla rapida crescita della produzione dell'olio di scisto. (Yahoo Finanza)

Tuttavia, i mercati dovrebbero registrare un guadagno settimanale quando l’OPEC + inizierà la sua riunione a Vienna. L’OPEC + ha smesso di impegnarsi oltre il primo trimestre 2020, facendo in modo che analisti e operatori mettessero in discussione l’impatto degli ultimi ostacoli. (FX Empire Italy)

Quanto alla Russia, il suo taglio sarà di soli 70 mila barili al giorno. L'accordo di massima sui 500 mila barili in meno era stato già raggiunto giovedì, nella prima giornata del vertice, ma i mercati erano scettici perché mancava l’intesa specifica sulla precisa distribuzione del sacrificio produttivo fra i singoli Paesi coinvolti. (La Sentinella del Canavese)