Il Papa e la “messa in latino”, battaglia di oltre mezzo secolo

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(askanews) - La 'messa in latino', liberalizzata da Benedetto XVI nel 2007, oggi tornata rigorosamente eccezionale per volontà di Francesco, è un tema, apparentemente tecnico, che affonda le radici nel Concilio vaticano II e, a distanza di oltre mezzo secolo, surriscalda gli animi nella Chiesa più di una finale degli europei.

Sulla liturgia si combattè infatti un'aspra battaglia in quegli anni, tra innovazioni liturgiche disinibite e reazioni tradizionaliste. (Yahoo Notizie)

La notizia riportata su altri giornali

di: Papa Francesco. Lettera Apostolica in forma di Motu «Proprio» del Sommo Pontefice Francesco. «Traditionis Custodes» sull’uso della Liturgia Romana anteriore alla Riforma del 1970. Custodi della tradizione, i vescovi, in comunione con il vescovo di Roma, costituiscono il visibile principio e fondamento di unità nelle loro Chiese particolari. (SettimanaNews)

Cari Amici,. ciò che temevamo è purtroppo accaduto: il Motu Proprio restrittivo del Summorum Pontificum è stato pubblicato, insieme ad una Lettera di accompagnamento. Il contenuto del nuovo Motu Proprio conferma, in larga parte, quanto era già stato sin qui anticipato da molteplici fonti. (Corrispondenza romana)

È per difendere l’unità del Corpo di Cristo che mi vedo costretto a revocare la facoltà concessa dai miei Predecessori”. Città del Vaticano (AsiaNews) – Papa Francesco stringe i freni sulle celebrazioni della messa con il rito precedente al Concilio Vaticano II, detta la “messa in latino” a volte con un riferimento alla “vera Chiesa”. (AsiaNews)

Il nuovo Ordo è stato promulgato perché si sostituisse all’antico, dopo matura deliberazione, in seguito alle istanze del Concilio Vaticano II. Non diversamente il nostro santo Predecessore Pio V aveva reso obbligatorio il Messale riformato sotto la sua autorità, in seguito al Concilio Tridentino. (Agenzia askanews)

A stabilirlo è il Papa nel Motu Proprio, che abroga «le norme, istruzioni, concessioni e consuetudini precedenti, che risultino non conformi» con il Motu Proprio stesso. No ad «abusi» nella liturgia. «I libri liturgici promulgati dai santi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II, in conformità ai decreti del Concilio Vaticano II, sono l’unica espressione della lex orandi del Rito Romano». (Diocesi di MIlano)

L'arcivescovo Mario Delpini: «Vicino a tutti i soggetti coin Come anticipato dalla «Verità», il rito antico dovrà essere autorizzato dal vescovo.Prete arrestato per abusi sui minori. (La Verità)