Le guerre che rischiamo di perdere: forse quella del gas e quella del pane

corriereadriatico.it ESTERI

Speriamo di non perdere anche la guerra del pane.

È un’occasione per iniziare a dialogare con le parti in guerra, un’occasione per iniziare a sperimentare qualche prova di pace

La guerra del gas forse si è persa, continuiamo a comprare gas dalla Russia pagandolo in rubli, sostenendo i costi che Putin spende per la sua guerra.

La settimana che entra ci dirà se almeno la guerra del pane terminerà. (corriereadriatico.it)

La notizia riportata su altre testate

"La Russia - ha scritto su twitter - deve essere fermata immediatamente. "La più grande carestia della storia causata dalla spietata invasione della Russia in Ucraina è appena dietro l'angolo". (Adnkronos)

L’Ucraina è stata recentemente definita “granaio del mondo” soltanto perché Kiev produce effettivamente decine di milioni di tonnellate di grano, esportandone di fatto quasi i due terzi complessivi. La top 10 si conclude con Pakistan (25.247.511), Ucraina (dati riportati sopra), Germania (22.172.100) e Turchia (20.500.00). (InsideOver)

Crisi alimentare: il parere del Programma alimentare mondiale (WFP). Il Programma alimentare mondiale (WFP) delle Nazioni Unite, che si occupa di assistenza alimentare, ha preso in considerazione i dati relativi ai cinque anni appena trascorsi. (ZON)

Bloccate nei silos ucraini, dice il presidente Zelensky, ci sono 22 milioni di tonnellate di grano. Merci ferme dove, da tre mesi, si combatte una guerra che uccide, genera sofferenza, impoverisce e getta in subbuglio i rassicuranti schemi della globalizzazione a cui da decenni siamo abituati, in ogni angolo del pianeta. (La Stampa)

Lo scenario di guerra del grano, a sua volta, avrà conseguenze devastanti: disordini politici, bambini che muoiono di stenti e persone affamate. Infatti, l’India non esporterà il suo grano a causa delle temperature sopra i 50 gradi Celsius. (Agenda Digitale)

Per cui si sono raccolti 36,3 milioni di tonnellate nell’anno finanziario che si chiude il 30 giugno, secondo l’Ufficio australiano delle risorse economiche agricole. (askanews) – No, non sarà l’Australia a ovviare alla carenza di grano globale innescata dalla guerra in Ucraina, che potrebbe provocare una crisi alimentare globale. (Agenzia askanews)