Vaccini in Puglia a quota 1.322.017 somministrazioni: l'83,8% delle dosi. Arrivati sieri AstraZeneca, Moderna e Janssen

La Gazzetta del Mezzogiorno ECONOMIA

La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è vicina all’80 per cento.

Prosegue anche l’attività dei medici di Medicina generale che stanno vaccinando i propri assistiti negli ambulatori distrettuali.

ono 1.322.017 le dosi di vaccino anticovid somministrate sino ad oggi in Puglia, su 1.577.235 dosi consegnate, pari all'83,8%.

Finora, in tutto, sono state somministrate oltre 111mila dosi di vaccino, di cui 85mila prime dosi e più di 26mila seconde dosi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altri giornali

I nuovi vaccini, specie quelli ad Rmna messaggero, si possono modulare sulle nuove varianti. Insomma, una cosa appare chiara, gli attuali vaccini rischiano di non essere sufficienti ad arginare il Covid e soprattutto le sue varianti, ad iniziare dalla più temuta, quella indiana. (Lo Speciale)

Come a voler dire: “Voi mi criticate ma io vi zittisco a suon di gol!”. Nelle ultime tre partite ha segnato due reti, l’ultima proprio contro il Benevento sabato. (SuperNews)

I medici di medicina generale, ad oggi, hanno effettuato 44.469 somministrazioni, di cui 8.082 a domicilio Dall'avvio della campagna vaccinale ad oggi sono state somministrate 220.038 dosi di vaccino. (FoggiaToday)

(dato aggiornato alle 17.11).Nella giornata del primo maggio sono state consegnate 124.400 dosi di Astrazeneca, 16.900 di Moderna, 10.500 di Janssen. Continua la campagna vaccinale in Puglia. (TraniViva)

Si sono giustificati dicendo che sono partite le chiamate dal call center quando non dovevano partire perchè non c’erano molte dosi e sono stati convocate più persone rispetto ai vaccini disponibili”. Una volta arrivati ci è stato detto che i vaccini erano finiti“, spiegano alcune persone convocate per oggi pomeriggio. (Il Capoluogo)

Quasi 75mila dosi di vaccino in consegna a partire da ieri, e l’accelerazione sul fronte terapeutico, grazie all’utilizzo – anche nel Ferrarese – degli anticorpi monoclonali. Dalla Regione alle aziende sanitarie, maggio appare davvero il mese decisivo sul fronte della lotta al Covid (il Resto del Carlino)