Peste suina, primi blocchi per l'export di salumi. Allevamenti in allarme

La Repubblica INTERNO

Lo denuncia Confagricoltura, preoccupata anche del fatto che la Svizzera abbia disposto restrizioni in via precauzionale.

“Ora – spiega il presidente Massimiliano Giansanti - è necessario agire con la massima tempestività ed efficacia nel campo della sorveglianza e delle misure di biosicurezza per la protezione degli allevamenti”

Sono bastati sette casi di peste suina africana scoperti in carcasse di cinghiali tra Piemonte e Liguria a far scattare le prime sospensioni delle importazioni di salumi da parte di Cina, Giappone, Taiwan e Kuwait (La Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Si chiama peste suina africana è una malattia virale, altamente contagiosa e spesso letale, che colpisce suini e cinghiali, ma che non è trasmissibile agli esseri umani. Cos’è la peste suina africana. (Il Riformista)

Sono escluse le attività connesse alla salute, alla cura degli animali detenuti e selvatici nonché alla salute e cura delle piante, comprese le attività selvicolturali. Si tratta di un provvedimento che consente alle attività produttive di continuare a lavorare in sicurezza, fornendo rassicurazioni in merito alle esportazioni. (TargatoCn.it)

Andare a cercare nei boschi gli animali morti credo sia soltanto un dispendio di energie fisiche ed economiche. Permessa solo la caccia selettiva al cinghiale, come strumento per ridurre la popolazione in eccesso e rafforzare la rete di monitoraggio sulla presenza del virus. (Luce)

“E’ importante la tempestiva adozione del provvedimento che consente alle attività produttive di continuare a lavorare in sicurezza, fornendo rassicurazioni in merito alle esportazioni”. Sono escluse le attività connesse alla salute, alla cura degli animali detenuti e selvatici nonché alla salute e cura delle piante, comprese le attività selvicolturali (ATNews)

È arrivato così il divieto di ogni attività venatoria salvo la caccia selettiva al cinghiale nella zona stabilita come infetta da Peste suina Africana. La vigilanza sull’applicazione delle misure introdotte è assicurata dai servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali territorialmente competenti in collaborazione con le forze dell’ordine. (Livesicilia.it)

Si ravvisa infine la necessità di avviare iniziative comuni a livello europeo perché – conclude Prandini – è dalla fragilità dei confini naturali del paese che dipende l’elevato rischio di un afflusso non controllato di esemplari portatori di peste” Questa la dichiarazione di Matteo Zolin, presidente Coldiretti Pordenone e suinicoltore. (Il Friuli)