"Non sappiamo nulla". Sala tace ancora sulle molestie di Capodanno

Non sappiamo nulla. Sala tace ancora sulle molestie di Capodanno
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il Giornale INTERNO

Sulle presunte violenze di Capodanno a Milano, Beppe Sala tace ancora. O meglio, dice qualcosa (di molto generico) per non dire. Il che è forse peggio del silenzio assoluto dei giorni scorsi. Interpellato stamani dai cronisti sui fatti di piazza Duomo ora al vaglio degli inquirenti, il sindaco del capoluogo lombardo si è limitato a dire di non aver sufficienti elementi per esprimersi, evitando così di entrare nel merito della questione. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nella notte del 31 dicembre una studentessa belga assieme ai suoi amici ha vissuto un’esperienza terribile che ha (Secolo d'Italia)

E' stata sentita a Liegi dagli investigatori della Squadra mobile. "Ero atterrita, sono stata trascinata da una parte all'altra da un fiume di uomini, 30 o 40 in tutto, non riuscivo ad uscire". (Tiscali Notizie)

Inoltre, anche una donna italiana si è detta pronta a denunciare, mentre si indaga pure su un altro caso che riguarderebbe un'italiana che era col compagno. Stamani, sentita a Liegi anche da investigatori della Squadra mobile, la ragazza belga, che era assieme a cinque amici, ha denunciato e confermato i racconti resi ai media. (Tiscali Notizie)

Che cos'è la Taharrush Gamea, la molestia collettiva tipica dei paesi arabi per «rimettere le donne al proprio posto»

Le aggressioni fisiche e sessuali che avrebbero subito una studentessa di Liegi e alcuni suoi amici che hanno trascorso il Capodanno in piazza Duomo a Milano sarebbero riconducibili al fenomeno della "taharrush gamea", ossia le "molestie collettive" in segno di disprezzo per le donne. (MilanoToday.it)

Le violenze e le molestie ai danni delle turiste belghe durante la notte di Capodanno potrebbero essere ricondotte, sostiene la Procura di Milano, a un rito di origine ancestrale, originario dei paesi arabi ma tristemente ancora attuale: la taharrush gamea. (ilgazzettino.it)

La vicenda riportata dalla ragazza sembra essere un esempio di “Taharrush gamea“, un fenomeno di violenza collettiva dei paesi islamici che vede gruppi di uomini aggredire fisicamente le donne in spazi pubblici. (Nicola Porro)