Codacons attacca il Grande Fratello: "Sanzioni agli autori, il programma lede la dignità umana"

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Il Codacons, insieme all’Associazione Utenti Servizi Radiotelevisivi (AssoURT), ha deciso di alzare la voce contro l’attuale edizione del Grande Fratello, inviando una lettera a Pier Silvio Berlusconi, patron di Mediaset, per chiedere provvedimenti immediati. La missiva, pubblicata da AdnKronos, non usa mezzi termini: si parla di "dinamiche discutibili", talvolta "al limite del rispetto della dignità umana", che caratterizzerebbero il reality show. Un attacco diretto, che non lascia spazio a interpretazioni e che mette sotto i riflettori un programma da anni al centro di polemiche per i suoi contenuti spesso considerati trash.

Nella lettera, le associazioni sottolineano come le critiche al Grande Fratello siano aumentate esponenzialmente, sia da parte del pubblico che della stampa. Si fa riferimento a "situazioni di dubbia qualità culturale" e a comportamenti che, secondo le scriventi, violerebbero i principi di rispetto e correttezza che un servizio televisivo dovrebbe garantire. Il tono è netto: il programma, che da anni rappresenta un pilastro dell’intrattenimento Mediaset, sarebbe ormai diventato un simbolo di degrado, più interessato a fare ascolti che a promuovere valori etici.

Tra i motivi del malcontento, c’è anche il comportamento di alcuni concorrenti, in particolare quello di Lorenzo Spolverato, che ha suscitato non poche polemiche. Il modello, entrato in finale con largo anticipo grazie al televoto, è stato accusato di aver mostrato un atteggiamento sempre più arrogante e manipolatorio. Secondo molti telespettatori, da quando è diventato immune dalle eliminazioni, avrebbe fatto emergere i lati peggiori del suo carattere, trasformandosi in un "bullo" disposto a tutto pur di vincere il montepremi. Una figura che, lungi dall’essere un esempio positivo, avrebbe contribuito a creare un clima tossico all’interno della casa.

Non è la prima volta che il Grande Fratello finisce nel mirino delle associazioni dei consumatori. Già in passato, il Codacons aveva sollevato dubbi sulla qualità del programma, accusandolo di sfruttare situazioni di conflitto e tensioni tra i concorrenti per aumentare l’audience. Questa volta, però, la richiesta è più netta: non solo si chiede un intervento immediato, ma si invoca l’applicazione di sanzioni contro gli autori del format, ritenuti responsabili di aver superato i limiti del rispetto umano.

La lettera arriva dopo un esposto già inviato all’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che però non ha ancora prodotto risultati tangibili. Rivolgendosi direttamente a Pier Silvio Berlusconi, il Codacons e AssoURT sembrano voler mettere il patron di Mediaset di fronte a una scelta: continuare a puntare su un programma che, pur facendo numeri, rischia di danneggiare l’immagine dell’azienda, o imboccare la strada di una televisione più etica e di qualità. Una domanda che, in un momento di profonda trasformazione del panorama mediatico, suona come un monito difficile da ignorare.