Stagnazione economica e inflazione: i rischi per l'economia italiana nel 2025

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Il 2025 ha fatto il suo esordio con due dati per nulla rassicuranti sullo stato di salute della nostra economia, e di quella europea più in generale, che combinano la bassa crescita, e dunque la sostanziale stagnazione con un nuovo e probabilmente transitorio rimbalzo dell’inflazione. Nel quarto trimestre del 2024 l’Eurozona ha registrato infatti una crescita zero rispetto al trimestre precedente, quando invece il Pil era aumentato dello 0,4%. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altre fonti
La crescita dell'Italia, che parte da trend acquisito pari a zero, si attesterà nel 2025 al +0,4%: in peggioramento il deficit, dal 3,3 al 3,6% del PIL, e portando il debito, che aumenta di 1,5 punti, a quota 138,4% del Pil. (Finanza Repubblica)
A rivelarlo è la stima preliminare dell'ISTAT, che sottolinea come la variazione congiunturale sia il risultato di una diminuzione del valore aggiunto nel settore di agricoltura, silvicoltura e pesca, di un aumento in quello dell'industria e di una diminuzione nel settore dei servizi. (ciociariaoggi.it)

Tuttavia, l’inflazione, la debolezza di mercati chiave come Germania e Francia e i rischi geopolitici a cui si aggiunge quello dei possibili dazi restano elementi da monitorare. I consumi torneranno protagonisti, sostenuti dalla tenuta del mercato del lavoro e dal recupero del potere d’acquisto, mentre gli investimenti saranno spinti dal PNRR. (Finanzaonline)