Al 27° Rallye Monte-Carlo Historique, 54 auto partiranno da piazza Castello

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I motori sono pronti ad accendersi. Giovedì 30 gennaio Torino sarà una delle quattro città europee, assieme a Bad Homburg, in Germania, Reims, in Francia, e Monte-Carlo, dalle quali partirà la 27ª edizione del Rallye Monte-Carlo Historique, gara internazionale di regolarità a media organizzata dall’Automobile Club Monaco. Il capoluogo subalpino sarà sotto i riflettori, grazie alla collaborazione consolidata esistente con l’Automobile Club Torino. (Torino Cronaca)
Ne parlano anche altri media
Torino è pronta a ospitare la prestigiosa partenza del Rallye Monte-Carlo Historique 2025. (Città di Torino)
Il Monte-Carlo Historique partirà infatti da quattro città diverse. A Torino, Reims, Bad Homburg e Montecarlo è tutto pronto per dare il via alla 27ª edizione del Monte-Carlo Historique. La gara di regolarità organizzata dall’Automobile Club di Monaco che ripercorre i percorsi del leggendario rally storico con alcune delle macchine protagoniste negli anni d’oro del WRC. (l'Automobile - ACI)
Questa sera, intorno alle 20, Pinerolo ospiterà il passaggio delle 225 vetture storiche (tra le quali anche Lancia Stratos, Fiat 124 Abarth, Porsche 911, Alfa Romeo Giulia GT) iscritte alla celebre competizione internazionale Rallye Monte-Carlo Historique, arrivato alla sua ventisettesima edizione. (L'Eco del Chisone)

Già oggi a Torino l’esposizione delle vetture e partner e sponsor, le verifiche sportive e tecniche. Giovedì 30 gennaio appuntamento da non perdere a Pinerolo(dalle 20) e sul territorio, riservato agli amanti dell’automobilismo, attratti dal fascino delle vetture d’epoca. (L'Eco del Chisone)
Tra le città di partenza (sono 4) Torino avrà un ruolo centrale, con la suggestiva cornice di piazza Castello a ospitare la cerimonia di avvio. Al via 225 vetture, di cui 52 partono proprio da Torino alle 19. (La Stampa)
E poi Moncalieri, Villastellone, Carmagnola, Pancalieri, Vigone, Buriasco, Pinerolo, Perosa Argentina, Fenestrelle, Sestriere, Cesana e il Colle del Monginevro, sino al riordino di Valence. (La Repubblica)