Il croato Prosek avanza in Ue, a rischio le bollicine italiane più famose del mondo - L'Unione Sarda.it

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"Si tratta - precisa - di un precedente pericoloso che rischia anche di indebolire la stessa Ue nei negoziati per gli accordi di scambio dove occorre tutelare la denominazione prosecco dai falsi, come in Argentina e Australia"

Fa discutere nel nostro Paese la decisione dell’Unione europea di far avanzare la domanda di registrazione della menzione tradizionale "Prosek”, il vino prodotto dalla Croazia che mette a rischio le bollicine italiane più conosciute nel mondo. (L'Unione Sarda.it)

La notizia riportata su altre testate

La vicenda nasce quando la Croazia chiede il riconoscimento della denominazione Prošek come menzione tradizionale da abbinare a un vino bianco locale simile al passito. A questa interrogazione ne seguì un’altra a firma degli europarlamentari dell’Intergruppo Vino (25, tra cui Alessandra Moretti e Rosanna Conte) (La Tribuna di Treviso)

editato in: da. Il “Prosek” croato farà concorrenza al Prosecco italiano: la Commissione europea infatti ha dato il via libera alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della UE della domanda di registrazione di questo marchio, destinato a creare confusione con il noto vino italiano. (QuiFinanza)

A nulla valgono le rassicurazioni della Commissione- continua Borgonzoni- secondo cui il 'prosek croato' non avrebbe nulla in comune con il nostro Prosecco. Sul punto è intervenuto oggi anche il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, per il quale "il Prosek è una vergogna assoluta" (Adnkronos)

La “battaglia” del Prosecco tra Italia e Croazia va avanti: secondo la corte non è necessario che il prodotto contestato sia simile o identico a quello protetto dalla denominazione, in quanto l’esistenza del nesso tra il falso e l’autentico può derivare anche da un’affinità fonetica oppure visiva. (inItalia)

«Senza nulla togliere alla tradizione enologica del popolo croato - aggiunge il consigliere regionale di Fratelli d'Italia - il via libera dell’Ue al Prosek va contrastato con forza. (TrevisoToday)

Giovedì in sede di Commissione politiche agricole (Cpa) della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Friuli Venezia Giulia e Veneto chiederanno la sottoscrizione di un documento unitario a difesa delle denominazioni italiane dall'abuso di utilizzo di etichette "Italian sounding" Nella stesura del dossier non sarà tralasciata la vicenda Tokaji che, anzi, sarà usata come argomentazione al contrario in difesa del Prosecco. (Il Friuli)