Migliaia di documenti falsi anche per l'attentatore di Vienna e per foreign fighters: la Polizia di Stato arresta sette persone a Milano e in Lombardia

Questure sul web INTERNO

di Milano - Sezione Antiterrorismo, in collaborazione con la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione - Servizio per il Contrasto all’Estremismo e Terrorismo Esterno e con il personale dell’ECTC - European Counter Terrorism Centre di EUROPOL[2], al termine di un’attività investigativa coordinata dal capo della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano dr. Alberto Nobili e dai P.M. (Questure sul web)

Ne parlano anche altri media

C'è anche Turko Arsimekov, ceceno di 35 anni arrestato a Varese a novembre e legato a una persona in collegamento con Kujtimi Fejzulai, l'attentatore che a Vienna il 2 novembre ha ucciso 4 persone, tra i 7 destinatari di un'ordinanza in carcere nell'inchiesta della Digos e del pool antiterrorismo di Milano guidato da Alberto Nobili. (leggo.it)

Il ceceno sarebbe stato a capo per anni di una centrale di documenti falsi smistati in tutta Europa Sono stati arrestati a Milano e in altre città della Lombardia. (L'Unione Sarda.it)

Gli inquirenti hanno iniziato a indagare in seguito a un’operazione antiterrorismo condotta nel dicembre 2019 dalle autorità austriache su una possibile pianificazione di attentati in Europa e ha permesso di evidenziare significativi collegamenti con circuiti del terrorismo internazionale di matrice religiosa e, in particolare, con l’autore dell’attentato di Vienna del 2 novembre scorso La Polizia di Stato ha arrestato sette cittadini dell'est europeo accusati di essere membri di un'organizzazione transnazionale dedita al traffico di documenti falsi. (Corriere TV)

Video: Documenti falsi ai terroristi: 7 arresti (Mediaset). Documenti falsi a 15 terroristi - Non è provato che il gruppo di Arsimekov abbia fornito il documento all'attentatore, ma la banda avrebbe garantito documenti falsi a una quindicina di terroristi e ne avrebbe smerciati un migliaio. (Notizie - MSN Italia)

Gli indagati, tutti cittadini dell'Europa dell'Est, sono gravemente indiziati di far parte di un'organizzazione internazionale dedita al traffico di documenti falsi per i foreign fighters. L'operazione, denominata The Caucasian Job, è stata condotta dalla Digos in sinergia con la Direzione centrale Polizia di Prevenzione, con il supporto dell'Ectc - European Counter Terrorism Centre di Europol e la collaborazione della Guardia di Finanza. (Sputnik Italia)

I sette, tutti cittadini dell'Europa dell'Est, sono sospettati di far parte di una organizzazione transnazionale attiva proprio nel traffico di documenti falsi. L'operazione, denominata The Caucasian Job, nasce dagli approfondimenti avviati a seguito di un'operazione antiterrorismo condotta nel dicembre 2019 dalle autorità austriache su una possibile pianificazione di attentati in Europa e ha permesso di evidenziare collegamenti con circuiti del terrorismo internazionale di matrice religiosa e, in particolare, con l'autore dell'attentato di Vienna del 2 novembre scorso. (IL GIORNO)