Intascava i soldi del rilascio delle carte d’identità elettroniche, arrestato dipendente comunale (FOTO) (VIDEO)

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Un dipendente del Comune di Ravanusa, nell’Agrigentino, è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri, a conclusione di un’indagine lampo, con l’accusa di peculato e malversazione in danno di privati.

Il dipendente comunale è stato posto agli arresti domiciliari.

l'ammanco per il comune sarebbe di circa 30mila euro. Avrebbe intascato i soldi delle carte di identità elettroniche invece di versarli nelle casse del Comune, riuscendo a mettere da parte circa 30 mila euro. (BlogSicilia.it)

La notizia riportata su altre testate

Un dipendente del Comune di Ravanusa (Agrigento) è stato arrestato per aver intascato i soldi delle carte di identità elettroniche. Dopo l’arresto, nella giornata del 14 febbraio, si svolgerà l’udienza di convalida dell’arresto davanti al gip di Agrigento. (La Repubblica)

I carabinieri della Stazione di Ravanusa (Ag), hanno arrestato un dipendente comunale addetto al rilascio delle carte d’identita’ elettroniche, con l’accusa di peculato e malversazione in danno di privati. (il Fatto Nisseno)

Gli investigatori hanno cosi’ piazzato microspie e telecamere nel piccolo ufficio comunale dove sono stati registrati diversi “passaggi” di soldi, l’ultimo – quello fatale – proprio ieri. (Grandangolo Agrigento)

Intercettazioni e telecamere piazzate dai militari dell'Arma di Ravanusa e Licata lo hanno incastrato documentando i passaggi di denaro. L'impiegato infedele, per il rilascio delle carte d'identità, chiedeva ai cittadini - come previsto dalla legge - di recarsi a fare il versamento sul conto corrente del Municipio. (Giornale di Sicilia)

"Intascava i soldi delle carte di identità elettroniche". L’impiegato "infedele", per il rilascio delle carte d'identità, chiedeva ai cittadini - come previsto dalla legge - di recarsi a fare il versamento sul conto corrente del Municipio. (Agrigento Notizie)

Share Tweet Whatsapp Email. AGRIGENTO – Avrebbe intascato i soldi delle carte di identità elettroniche invece di versarli nelle casse del Comune, riuscendo a mettere da parte circa 30 mila euro. Impiegati che determinano un danno per l’ente, ma anche per lo Stato al quale i soldi devono affluire. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)