Il poliziotto, il finanziere e l’ex carabiniere: ecco gli «Striano» scoperti dai pm di Milano. Pagati in nero e con Hogan e vestiti. Hanno trafugato ai servizi anche segreti di Stato
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Centinaia di migliaia di accessi abusivi sui personaggi pubblici per cui venivano costruiti dossier al fine di screditarli Erano un finanziere e un poliziotto a procurare i documenti riservati su vip alla società di hacker e spioni Equalize presieduta dal presidente della Fondazione Fiera di Milano Enrico Pazzali al centro del nuovo scandalo scoperto dalla procura di Milano. Uno dei due, maresciallo della Guardia di Finanza operativo presso la Dia di Lecce, si chiama Giuliano Schiano ed è un po’ il Pasquale Striano di questa inchiesta. (Open)
Ne parlano anche altre testate
– “Non è esagerato affermare che si tratta di soggetti che rappresentano un pericolo per la democrazia di questo Paese”. Lo scrive il pubblico ministero di Milano Francesco De Tommasi negli atti dell'indagine sul gruppo che fabbricava dossier. (IL GIORNO)
Un mercato illegale di dossieraggi, banche dati violate illecitamente, accessi informatici abusivi, spioni infedeli e spiati eccellenti. MODENA. (Gazzetta di Modena)
Porta anche in Puglia l’indagine della Dia di Milano sull’associazione a delinquere che avrebbe come centro la società di investigazioni Equalize, attraverso la quale sarebbero stati prelevati dati personali di politici, imprenditori, manager, appartenenti alla criminalità organizzata. (Corriere della Sera)
Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera Milano, entra nell’ufficio della società Equalize di cui è titolare, e avanza una richiesta: "Fammene un’altra, Ignazio La Russa, del cinquantatré. E l’informatico presente, come emerge da un’intercettazione del maggio 2023, inizia le sue ricerche sul presidente del Senato e sul figlio ("mi premerebbe sapere chi possa aver commissionato il dossieraggio contro la mia famiglia", ha commentato ieri La Russa). (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Due degli arrestati nell'indagine milanese sulla reta di hacker dedita allo spionaggio, allo scopo di raccogliere dossier su politici e vip, si vantavano di aver violato un indirizzo e-mail assegnato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. (Fanpage.it)
Al telefono quasi ci scherza su: «Ma non potevano chiamarmi se volevano sapere qualcosa? Tutti sanno che rispondo sempre! Non ho niente da nascondere, cosa hanno da spiare?». (Corriere Roma)