Ue autorizza il primo vaccino anti-pneumococcico specifico per adulti

Ue autorizza il primo vaccino anti-pneumococcico specifico per adulti
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Approfondimenti:
OglioPoNews SALUTE

ROMA (ITALPRESS) – Via libera dell’Europa a un nuovo vaccino contro lo pneumococco, che provoca polmoniti e altre gravi infezioni invasive. La Commissione Europea ha approvato il vaccino pneumococcico coniugato 21-valente di Msd, specificamente progettato per proteggere gli adulti e si stima che possa proteggere fino al 75% di tutte i casi di malattia invasiva negli over 64. f04/mgg/azn Riproduzione riservata (OglioPoNews)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’approvazione si basa sui risultati del programma clinico STRIDE di Fase 3, che ha dimostrato dati positivi in termini di sicurezza e immunogenicità. (Il Messaggero)

Lo ha detto Enrico Di Rosa, direttore Uoc Servizio igiene Sanità pubblica (Sisp) Asl Roma 1 e presidente Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti), durante la presentazione del nuovo vaccino pneumococcico coniugato 21-valente Capvaxive di Msd, oggi a Roma. (Adnkronos)

La Commissione europea (Ce) ha approvato il vaccino pneumococcico coniugato 21 - valente di Msd (V116) per l'immunizzazione attiva nella prevenzione della malattia invasiva e della polmonite causata... (Virgilio)

Anziani: arriva il vaccino anti-pneumococco su misura

La Commissione Europea (CE) ha approvato il vaccino pneumococcico coniugato 21-valente di MSD (V116) per l'immunizzazione attiva per la prevenzione della malattia invasiva e della polmonite causata da Streptococcus pneumoniae in individui di età pari o superiore a 18 anni. (iO Donna)

Contro lo pneumococco, nome comune dello Streptococcus pneumoniae, esistono già dei vaccini. È uno dei patogeni più temili soprattutto per le persone più avanti con gli anni e per i più piccoli, perché può causare polmoniti ma anche infezioni invasive come meningiti o batteriemia, cioè infezione diffusa anche al sangue. (HealthDesk)

Anche perché, come ricorda Michele Conversano, presidente di Happy Ageing, se è vero che l’Italia è tra i primissimi Paesi al mondo quanto a longevità, purtroppo è molto più in basso nella classifica di quelli che trascorrono gli ultimi anni in salute e con una buona qualità di vita. (Fortune Italia)