Covid-19, nuova variante giapponese: Olimpiadi di nuovo a rischio a Tokyo

CalcioNapoli24 INTERNO

Covid-19, nuova variante giapponese. Spiega Repubblica: la mutazione 484 è preoccupante perché riduce in parte l’efficacia dei vaccini e degli anticorpi di chi è guarito dal Covid, rendendo più facili le reinfezioni.

I numeri l’hanno costretta a mutare rotta, ospitando gli infetti con un virus mutato in residenze ad hoc

Salgono dunque a tre le varianti di questo tipo, dopo quella brasiliana e quella sudafricana e in Giappone è già spopolata. (CalcioNapoli24)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Se questo vale per NDV-HXP-S, HexaPro ci porterà un passo avanti verso la risoluzione dell’ampia disparità nell'accesso ai vaccini. (Scienze Fanpage)

Numeri importanti per Terra di Lavoro, che lasciano ben sperare: la percentuale dei pazienti che hanno ricevuto almeno la prima dose si attesta a circa il 18% sul totale degli abitanti della provincia di Caserta (oltre 900.000). (CasertaNews)

nel frattempo erano trascorsi invano due giorni alla ricerca di un inutile certificato medico) perciò, mi informava di aver trasmesso notifica al centro vaccinale di Sciacca. Questo evento rivela qualche discrasia nel sistema che Voi stessi potrete riscontrare verificando i vaccinati di Sciacca di giorno 20 Marzo 2021 (Risoluto)

In controtendenza la Campania, che invece ha mantenuto standard soddisfacenti, a detta di Antonino Postiglione, Direttore Generale Tutela Salute e Coordinamento Servizio Sanitario Regionale. “Il giorno di Pasqua abbiamo effettuato 11.700 vaccinazioni, il Sabato Santo quasi 8mila, mentre lunedì di pasquetta siamo arrivati a 15.200. (LaPresse)

Tra aprile e giugno erano previste la consegna di circa 8 milioni di dosi: tuttavia, ad aprile, saranno solo 500.000 LEGGI ANCHE > > > Covid: quali regioni cambiano colore dopo Pasqua, i dettagli. (Altranotizia)

In Basilicata il giorno di Pasqua sono state fatte 62 dosi di vaccini. Ma le dosi distribuite alle Regioni sono 14.136.480 con una percentuale non esaltante del 79.6% di vaccini fatti rispetto ai consegnati (Il Sole 24 ORE)