Bonus bollette 2025, per i 200€ extra richiedente ISEE e intestatario utenza non devono coincidere

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Fiscal Focus ECONOMIA

Bonus bollette 2025, per i 200€ extra richiedente ISEE e intestatario utenza non devono coincidere Autore: Martina Giampà Le bollette sono sempre più alte ma dal 1° aprile è entrata in vigore la misura varata dal Governo: 200€ in più per le famiglie con ISEE fino a 25.000€. Chi già riceve il bonus sociale tradizionale potrà beneficiare dello sconto extra di 200€, portando così il totale dello sconto a oltre 500€. (Fiscal Focus)

Su altri giornali

19 del 2 marzo 2025. Il provvedimento nasce per sostenere le famiglie italiane a basso e medio reddito, in un momento in cui i costi dell'energia restano elevati. (MypersonalTrainer)

Il Governo italiano ha approvato una nuova misura straordinaria per sostenere le famiglie alle prese con il caro energia: si tratta del bonus da 200 euro sulle bollette elettriche, introdotto con il Decreto-legge n. (cafitaliaemiliaromagna.it)

Arriva il bonus da 200€ per le casalinghe italiane: basta avere questo ISEE per cambiare tutto, approfittane subito. (Tech CuE)

Dal 1° marzo 2025 e fino al 30 giugno 2025, i clienti vulnerabili hanno un’opportunità unica per risparmiare sulla bolletta energetica grazie al Servizio Tutele Graduali, previsto dal decreto ARERA. Si tratta di una misura pensata per garantire tariffe più vantaggiose e supportare coloro che si trovano in condizioni di difficoltà economica o che necessitano di supporti terapeutici speciali. (AndriaLive.it)

Il secondo trimestre 2025 vedrà una riduzione dei prezzi di luce e gas per le tariffe del mercato tutelato pari al 2,4%. L’aggiornamento dei prezzi coinvolgerà 13 milioni di italiani oggi serviti in Maggior Tutela, sistema a cui i soggetti vulnerabili interessati dovranno fare richiesta entro e non oltre il 30 giugno. (Sky TG24)

Come è strutturato il bonus bollette e quali sono state le modifiche? Le norme potenziano e ampliano per il 2025 i meccanismi di protezione delle famiglie a basso reddito, delle piccole e medie imprese (PMI) e delle imprese energivore in relazione ai costi per i consumi energetici, attraverso lo stanziamento di risorse per circa 3 miliardi di euro, senza la creazione di nuovo deficit per il bilancio pubblico. (Il Mattino)