La scelta universitaria ai tempi del Covid 19: no alla didattica a distanza!

La Difesa del Popolo INTERNO

Il campione ha rispettato l’attuale distribuzione degli studenti della scuola, che vede una prevalenza dei licei, seguiti dagli istituti tecnici e dagli istituti professionali.

È dunque una generazione alla ricerca di uno scopo di vita, di qualcosa che dia significato all’esistenza.

La maggior parte delle ragazze e dei ragazzi fa i conti con la ricerca di un significato per la propria vita.

La scelta universitaria ai tempi del Covid 19: no alla didattica a distanza!

L'Università è vista come luogo di crescita professionale, ma anche personale. (La Difesa del Popolo)

La notizia riportata su altri giornali

La questione ruota attorno alla necessità di garantire la distanza fisica tra gli alunni e i docenti e la sanificazione degli ambienti scolastici. Allora viene da chiedersi se – parlando di emergenza – non sia venuto il momento di riconfigurare tutto il quadro generale. (Corriere Etneo)

Contiamo di avere un quadro d'insieme prima di Ferragosto e di usare il mese successivo per risolvere le singole problematiche". Si dovrebbe assegnare in modo diverso il personale Ata: considerare solo il numero degli studenti non è adeguato. (La Repubblica)

Siamo in ritardo per settembre”: intervista a un preside di periferia. “Le regole sono arrivate con comprensibile ritardo. (Zazoom Blog)

le nuove regole per il rientro in classe sono state approvate e finalmente c’è la data per l’inizio delle lezioni (lunedì 14 settembre). Per le famiglie, che in questi mesi hanno dovuto attrezzarsi con congedi parentali e bonus baby sitter viste le scuole chiuse, si tratta di una buona notizia poiché dal prossimo settembre, COVID-19 permettendo, i loro figli torneranno tra i banchi di scuola. (Gooruf)

“A scuola con la mascherina”: parla il ministro della Salute. La scuola oggi (Di domenica 28 giugno 2020) di Silvana Lautieri* “Per fare il ministro c’è bisogno di esperienza e di capacità” , questa la stoccata di un noto, attempato, uomo politico a proposito della confusione che alberga nella scuola al tempo del covid. (Zazoom Blog)

Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani, prendendo atto delle dichiarazioni del ministro Azzolina, la quale ieri in conferenza stampa ha affermato: “Abbiamo bisogno di più docenti, possiamo assumere fino a 50 mila persone in più”; delle dichiarazioni del direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) Ranieri Guerra alla stampa (durante Agorà, su Rai 3) da cui si evince “il paragone è con la Spagnola che si comportò esattamente come il Covid 19: andò giù in estate e riprese ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti durante la seconda ondata”, precisa quanto segue: in ragione della condizione di urgenza e dei finanziamenti previsti per potenziare l’organico della scuola, si richiede l’immediato rientro presso i propri nuclei familiari del personale docente richiedente trasferimento presso la città di residenza di riferimento. (La Valle Dei Templi)