Ore 16.58, l'ora della strage: silenzio in via D'Amelio per Borsellino e la scorta

Giornale di Sicilia INTERNO

Una terribile esplosione squarciò il cuore di Palermo.

Il 19 luglio del 1992 venne avvertita in gran parte della città.

Fu la più annunciata delle stragi, in un contesto di incapacità e complicità che va ben oltre il livello della mafia.

Ventinove anni dopo le note del silenzio e gli applausi hanno accompagnato i nomi scanditi di Paolo Borsellino, Emanuela Loi, 24 anni, la prima donna poliziotto in una squadra di agenti addetta alle scorte; Agostino Catalano, 42 anni; Vincenzo Li Muli, 22 anni; Walter Eddie Cosina, 31 anni, e Claudio Traina, 27 anni. (Giornale di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Libera Crotone unitamente ad Italia Nostra da oltre dieci anni in questo luogo mantengono viva la memoria sulle stragi del 1992. Scelte e azioni importanti in direzione, attraverso il ricordo, della costruzione di un futuro libero (wesud)

Accanto al presidente Mattarella seduti la figlia ed il genero. Nel settore autorità anche il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché (Corriere TV)

"La morte di Paolo Borsellino per mano della mafia fu una delle più dolorose sconfitte dello Stato. Ribadiamo la riconoscenza per il loro sacrificio in una guerra contro mafie e corruzione che purtroppo non è ancora vinta (Il Friuli)

L’illuminazione della città risulta, oggi, non al passo con i tempi, in parte vandalizzata oltre che inquinante dal punto di vista luminoso”, ha dichiarato il sindaco Marcello Manna aggiungendo: “la parte moderna della città di Rende è caratterizzata da una maglia regolare di strade e assi attrezzati che disegnano il territorio con quartieri di alta residenzialità immersi nel verde, varie piazze e spazi di relazione”. (Corriere di Lamezia)

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha consegnato la cittadinanza onoraria al capo della polizia Lamberto Giannini. Alle 19 la fiaccolata con partenza da via D'Amelio (Rai News)

Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell’abitazione della donna, con circa 100 chilogrammi di tritolo a bordo, è esplosa uccidendo, oltre a Paolo Borsellino, anche i membri della sua scorta (L’unico sopravvissuto è Antonino Vullo). (Qdpnews)