Covid Lazio, Gimbe: casi in aumento del 30% nell’ultima settimana. Oggi 1.276 casi e 6 morti

Corriere Roma SALUTE

Le note positive arrivano invece dalla campagna vaccinale che nel Lazio continua a procedere oltre ogni aspettativa

In testa c’è sempre la Capitale, con 145 positivi ogni 100mila residenti, seguita da Latina a quota 130, Viterbo a 127, Rieti a 114 e infine Frosinone con 100.

«Si registra una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100mila abitanti (275)».

Rete ospedaliera ancora sotto soglia. (Corriere Roma)

Su altre fonti

Quinta settimana di aumento dei casi con 18 province che superano l'incidenza di 150: il monitoraggio Gimbe del 24 novembre. (Notizie.it)

Stando ai dati diffusi dalla Fondazione Gimbe, vediamo allora nel dettaglio quali sono le diciotto province in Italia dove attualmente l’incidenza dei contagi è superiore ai 150 casi ogni 100.000 abitanti. (Money.it)

In dettaglio l’efficacia sulla diagnosi scende in media dal 74,6% per i vaccinati entro 6 mesi al 46,8% per i vaccinati da più di 6 mesi; l’efficacia sulla malattia severa scende in media dal 91,8% per i vaccinati entro 6 mesi all’82,1% per i vaccinati da più di 6 mesi (Fortune Italia)

Anche la provincia autonoma di Bolzano finirà in giallo da lunedì: il ministro della Salute Speranza firmerà oggi l'ordinanza Sono 71 le vittime, e i ricoveri continuano ad aumentare, sia in terapia intensiva che nei reparti Covid ordinari. (Leggo.it)

Nell'isola la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 70,7% (media Italia 76,7%) a cui aggiungere un ulteriore 3,1% (media Italia 2,5%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con dose booster e' del 20,6% (media Italia 29,1%); il tasso di copertura vaccinale con dose aggiuntiva è del 100% (media Italia 85,3%). (CataniaToday)

E, così, tra le nuove misure dettate dal governo, le proteste di piazza dei No- Vax e l’intensificarsi della campagna vaccinale, si va avanti con poche certezze e molti dubbi Non si tratta per ora di un’impennata allarmante della diffusione del virus, ma di una stabilizzazione della crescita di trasmissione. (La Repubblica)