Inter-Barcellona, tra gol, miracoli e tifosi pentiti (ma non troppo)

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Redazione Sport Redazione Sport   -   Quella tra Inter e Barcellona è stata una partita che ha lasciato il segno, non solo per il risultato ma per tutto ciò che l’ha circondata: una pioggia di reti, esultanze da leggenda, e perfino qualche sproloquio poetico da parte di chi l’ha vissuta con un trasporto quasi mistico. "Sono nel tunnel, stanno per uscire, l’universo si spegne..." – recita una delle frasi più evocative circolate in queste ore, capace di trasformare l’attesa di un match in un’esperienza quasi metafisica.

Sul campo, i numeri parlano chiaro: 4 gol per i nerazzurri, 3 per i blaugrana, in una sfida che ha avuto tutto, compresi i cosiddetti "miracoli" dei telecronisti e l’arbitro Marciniak, la cui somiglianza con un noto comico italiano non è passata inosservata. Tra le immagini più iconiche, l’esultanza di Goran Pandev e le parate di Yann Sommer, che hanno contribuito a scrivere una pagina di storia.

Ma non tutti i tifosi interisti hanno vissuto la serata fino all’ultimo minuto. Uno di loro, scrivendo a Sportmediaset, ha spiegato senza mezzi termini perché non si pente di aver abbandonato lo stadio in anticipo: "Per raggiungere in auto San Siro da Milano nord ho impiegato due ore e mezza, e con il ticket del parcheggio scaduto, preferirei non ripetere l’esperienza". Una scelta dettata dalla praticità, più che dall’emozione, che lo ha esposto a ironie e compassione, come sottolineato anche da un articolo di Gramellini sul Corriere.

Dalla Spagna, intanto, arriva il commento di Cañizares, che non nasconde la sorpresa per il passaggio del turno dell’Inter: "In Spagna tutti pensavano che il Barcellona ce l’avrebbe fatta, invece i nerazzurri sono stati straordinari, con Dumfries in stato di grazia".