Il giallo del freno a mano, l'inchiesta, la donna: “Sono sconvolta non sono riuscita a fermare l'auto, non ci diamo pace”

La Stampa INTERNO

Il giallo del freno a mano, l’inchiesta, la donna: “Sono sconvolta non sono riuscita a fermare l’auto, non ci diamo pace”. «Siamo distrutti e addolorati, chiediamo e chiederemo ancora scusa alla famiglia del povero Tommaso e dei bambini feriti». Matteo Giusti

(La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Soprattutto, le chiavi della Volkswagen Passat piombata nel giardino dell'asilo di Pile, in provincia de L'Aquila, uccidendo un bimbo di 4 anni, erano infilate nel cruscotto così da sbloccare il freno a mano? La perizia, affidata a Cristiano Ruggeri, dovrà anche stabilire se ci sia stata un'anomalia, un guasto, alla centralina che comanda elettronicamente il freno di stazionamento (ilGiornale.it)

Sono stabili o in miglioramento le condizioni degli altri cinque ricoverati, tre a Roma e due all'Aquila. Mi sono precipitato lì, sono stato tra i primi ad arrivare». (ilmessaggero.it)

L'uomo, in un'intervista a laRepubblica racconta di aver perdonato la donna che involontariamente ha tolto la vita al figlio. Patrizio D'Agostino è il padre di Tommaso, il bimbo morto lo scorso mercoledì dopo essere stato travolto da un'auto mentre giocava nel cortile di un asilo all'Aquila. (L'HuffPost)

Non ricorda se ha disinserito il freno a mano, che peraltro è elettronico, perché ha battuto la testa" Così Patrizio D'Agostino, il papà del piccolo Tommaso ucciso dall'auto piombata nel giardino della scuola materna 'Primo Maggio'. (Adnkronos)

Un incidente che racchiude un dramma enorme, da elaborare e trattare per chi resta, per chi non si dà pace. Non dobbiamo dimenticare che i bambini hanno una grande capacità di elaborare il lutto, i traumi, in modo naturale senza le sovrastrutture degli adulti. (Il Capoluogo)

Le strade scolastiche tra l’altro, non servono solo per garantire la sicurezza, ma anche a prevenire i danni dell’inquinamento dell’aria. Ogni santissimo giorno, in ogni parte d’Italia, davanti ogni scuola, dei bambini restano feriti e si sfiorano tragedie e solo quando va molto male finiscono nei giornali. (Il Fatto Quotidiano)