Voci dalla Libia, storie di sopravvivenza e speranza

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La Libia è su una delle rotte migratorie più battute al mondo. Ma i drammi toccano anche i libici. Negli ultimi 15 anni questo Paese è passato dalla ferrea dittatura di Gheddafi, caduto nel 2011, a una lunga guerra civile le cui conseguenze sono evidenti ancora oggi. Omicidi, sparizioni, arresti senza processo, torture, sono ancora piuttosto frequenti, nella più totale impunità. In Libia ci sono oggi due governi ma non c’è uno stato. (RSI)
Ne parlano anche altri giornali
Chi c'è dietro la bomba immigrazione pronta a (ri)scoppiare? Il timore di esperti e osservatori è che il picco di sbarchi fosse legato all'arresto del criminale di guerra libico Osama Njeem Almasri. (il Giornale)
Nella vicenda del torturatore del carcere libico di Mitiga, Najem Osama Almasri, espulso dall’Italia il 21 gennaio scorso in quanto considerato «soggetto pericoloso», si intrecciano questioni giuridiche, istituzionali, politiche e geopolitiche. (Il Dubbio)
MINNITI BISTRATTA LO VOI E NON BISTRATTA IL GOVERNO SU ALMASRI Che cosa si dice e che cosa non si dice su Equalize, Latorre, Minniti, Musk, Report, Schlein e non solo. Pillole di rassegna stampa (Start Magazine)

Il caso Almasri ha riacceso i riflettori sugli accordi Italia-Libia di cui domenica ricorre l’anniversario. La decisione dell’Italia di non consegnare il comandante libico ha di fatto evitato che si possa mai celebrare un processo per le violenze in Libia. (la Repubblica)
L’allarme di Medici senza frontiere: «Con la liberazione del generale i carcerieri non avranno più freni» LE STORIE (La Stampa)
Quei 3354 migranti arrivati nel giro di due settimane sono vissuti come un’emergenza che costringe palazzo Chigi a convocare una riunione alla presenza di Giorgia Meloni, con i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro Matteo Piantedosi. (La Stampa)