Zelensky irrompe al Festival di Cannes: il cinema non deve tacere

(Immagini presidenza ucraina)

Roma, 18 mag.

"Continueremo a lottare, perché non abbiamo altra scelta che combattere per la libertà" ha detto.

(askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha preso la parola all'inaugurazione del Festival di Cannes riferendosi al film di Charlie Chaplin, "Il dittatore", per invitare il cinema a non "tacere" di fronte all'attacco russo all'Ucraina.C'è "bisogno di un nuovo Chaplin che dimostri ancora una volta che il cinema non è muto". (Tiscali Notizie)

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Immagini: presidenza ucraina. (Unioneonline/v.l.) Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha preso la parola all'inaugurazione del Festival di Cannes riferendosi al film di Charlie Chaplin, "Il dittatore", per invitare il cinema a non "tacere" di fronte all'attacco russo all'Ucraina. (L'Unione Sarda.it)

Zombie contro zombie… per dirci che vero e falso, imitazione della vita e vere emozioni sono l’ossessione di molti registi Vita e recitazione, attualità e desideri, finzione e realtà, guerra e glamour, intrattenimento e coscienza, politica e comunicazione, si intrecciano in questo intervento alla cerimonia. (BergamoNews.it)

La scritta cita la celebre pipa di Magritte, in parafrasi: “Ceci n’est pas un film, c’est une vidéo Tik Tok”. Intanto però si accreditano le fanfare di Tik Tok (L'HuffPost)

Nel suo intervento Zelensky ha citato capolavori della storia del cinema come “Il Grande Dittatore” e “Apocalypse Now”. «Serve un nuovo Chaplin che dimostri che il cinema di oggi non è muto». (ilmattino.it)

e con gli arrivi delle prime star nella cittadina francese per partecipare al Festival, giunto alla sua 75° edizione. A partire da Julianne Moore con una collana di Bulgari "Tributo a Parigi" realizzata in platino, smeraldi e diamanti e caratterizzata dallo smeraldo centrale da 35,53 carati. (la Repubblica)

La frase pronunciata da Zelensky, com’è noto, è tratta dalla pellicola di culto Apocalypse Now, che proprio a Cannes vinse nel 1979 l’ambita Palma d’oro. Ma il presidente ucraino, nella sua voglia di impressione l’uditorio, non si è limitato al colonnello Kurtz impersonato da Marlon Brando (Il Primato Nazionale)