Fa il pesto per la pasta con il fiore raccolto in montagna, Valerio muore avvelenato a 62 anni - Il Mattino.it

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Un errore che si è trasformato in tragedia e ha colpito la piccola comunità di Travesio, in provincia di Pordenone, dove è morto il 62enne ex bidello Valerio Pinzana.

Il suo fisico era ormai avvelenato e non c'è stato nulla da fare

APPROFONDIMENTI AUSTRALIA Inietta feci nel sangue del figlio di 9 anni per farlo restare in.

L'uomo è scomparso nella giornata di Pasquetta in ospedale a Pordenone, dov'era stato ricoverato dopo che le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate. (ilmattino.it)

La notizia riportata su altre testate

L’uomo l’aveva poi utilizzata qualche giorno dopo per fare un pesto di erbe spontanee e condire la pasta, la cui ingestione si è poi rivelata fatale. Come reso noto da TeleFriuli, il 62enne era un esperto escursionista e grande conoscitore delle erbe spontanee (Ck12 Giornale)

Tutto è accaduto a Travesio, Pordenone, dove il signor Valerio aveva raccolto pochi giorni fa del il “colchino d’autunno”, o croco, conosciuto anche come “zafferano bastardo” o “falso zafferano” o ancora “arsenico vegetale”, confondendolo con l’aglio orsino. (greenMe.it)

La ricetta letale. Secondo la testimonianza raccolta dall'Ansa, Pinzana una volta a casa ha preparato un condimento a base di pesto, realizzato con le piante raccolte, note anche come "falso zafferano, per la grande somiglianza dei fiori. (Il Messaggero)

Secondo una ricostruzione della vicenda, la scorsa settimana l’uomo aveva fatto una passeggiata nei prati attorno a casa per raccogliere dell’aglio da impiegare come condimento. Dopo averla ingerita, l’uomo ha avvertito dolori tremendi, ma non ha chiesto immediatamente aiuto, essendo reduce del Covid e pensando che potesse essere un effetto collaterale tardivo (L'HuffPost)

Dal Friuli-Venezia Giulia giunge una notizia che ci ricorda quanto il riconoscimento delle erbe spontanee sia un’arte delicata. Secondo le ricostruzioni l’uomo avrebbe confuso l’aglio orsino (Allium ursinum), specie commestibile, con il colchico o falso zafferano (Colchicum autumnale), molto simile al croco ma estremamente velenoso, detto infatti anche arsenico vegetale. (Montagna.tv)

“Il colchico d’autunno ha i petali color violetto e i pistilli arancio scuro che sembrano quelli dello zafferano, ma bisognerebbe sempre ricordare che lo zafferano vive nei paesi caldi e non in montagna (Il Fatto Quotidiano)