Rincari, materiali introvabili e norme fiscali retroattive mettono a rischio i lavori del Superbonus. L'allarme dei professionisti

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Chiediamo norme stabili e con un orizzonte ampio, nel rispetto di chi opera con professionalità e correttezza rendendosi protagonista e partecipe del risultato positivo della crescita economica del nostro Paese»

Altro tema che mette a rischio molti interventi sono i rincari costanti e incontrollati dei prezzi dei materiali da costruzione e a un’estrema difficoltà di approvvigionamento dei materiali stessi. (InfoVercelli24.it)

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Oltretutto siamo di fronte a enormi problematiche legate ad un RINCARO COSTANTE E INCONTROLLATO DEI PREZZI dei materiali da costruzione e ad un’ESTREMA DIFFICOLTÀ DI APPROV-VIGIONAMENTO DEI MATERIALI. Il rischio è che molti interventi legati a queste incentivazioni rimangano sulla carta ostaggi di tempistiche inadeguate, rincaro dei prezzi, impossibilità di approvvigionamento dei materiali e norme fiscali cambiate in corsa con valore retroattivo. (VercelliNotizie)

È questo il contenuto di una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle di cui Mirella Emiliozzi, deputata marchigiana, illustra i contenuti. “Abbiamo chiesto al governo di rafforzare l’efficacia degli incentivi fiscali, di prorogare il Superbonus 110 fino al 31 dicembre 2023 e di attivarsi per far fronte, fra le altre cose, anche alla carenza dei materiali per l’edilizia, la cui carenza potrebbe vanificare i benefici economici e sociali legati al superbonus 110 e all’intera attuazione del recovery plan. (Picchio News)

Abbiamo costruito troppo e male e forse per questo siamo caduti in questa crisi, per l’incapacità di saper leggere il futuro e dare risposte adeguate. Il presidente di ANCE Veneto, Paolo Ghiotti , ha evidenziato l’urgenza per l’edilizia di “dare risposte completamente diverse rispetto al passato. (La Piazza)

Il Superbonus andava in questa direzione e, anziché comprimerlo e complicarlo come sta avvenendo, dovrebbe essere migliorato e prorogato”. Secondo Ance Verona “La disamina svolta nel comunicato è molto precisa, è critica ma anche costruttiva. (L'Adige di Verona)

Proroghe Bonus edilizi, richiesta l’estensione. Una delle proposte avanzate da Ance riguarda la necessità di estendere le proroghe per le abitazioni unifamiliari fino al 31 dicembre 2022, nel caso in cui al 30 giugno dello stesso anno sia stato eseguito almeno il 60% dei lavori. (Immobiliare.it News)

Le critiche sono legate alle misure per l’incentivazione del settore edile e il meccanismo dello sconto in fattura e della cessione del credito. Accedi Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito (il mattino di Padova)