Vaccino, 1 milioni di dosi italiane cedute ad altri Paesi: tutto per dar retta all'Europa

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Il problema tornano così ad essere le forniture, e quel milione di vaccini in meno promette di essere rimpianto

Perché ciò fosse possibile, i diciannove "solidali" hanno dovuto rinunciare a circa il 30% delle dosi che avrebbero potuto ricevere.

Nessuno, però, vieta agli Stati di lasciare agli altri alcune delle dosi cui avrebbero diritto.

Soprattutto i cinque Paesi che si trovano più a corto di vaccini degli altri, proprio perché prima non avevano sottoscritto per intero la loro quota di Pfizer (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altri media

“Dai discorsi vani della politica politicante, tra insulti, dimissioni, richieste di dimissioni e repliche accorate manca l’unica cosa che può essere di interesse pubblico: nessuno dice o sa dire quali sono i dati veri e, quindi, se e quanto falsi siano i dati comunicati sino a oggi” dice l’ex assessore regionale. (BlogSicilia.it)

Allertata la Polizia Municipale che sta lavorando alacremente per identificare l’uomo che non sarebbe un anziano. La domanda è stata posta ai medici in servizio all’hub di Siracusa da una persona positiva al Covid che ha fatto la fila per farsi vaccinare. (Cefalunews.net)

A questi verrà comunicata successivamente la possibilità di prenotare il vaccino sulla piattaforma, dopo aver verificato il possesso dei requisiti – Fibrosi polmonare idiopatica; Altre malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia. (Ufficio Stampa Basilicata)

Il problema principale è che al momento, il numero di dosi di vaccino somministrate giornalmente si attesta su circa 280.000 iniezioni al giorno. Sono 10.680 i nuovi casi di Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo il Ministero della Salute. (Leggilo.org)

L'altro aspetto fondamentale perché la campagna proceda con un ritmo tale da raggiungere gli obiettivi di Figliuolo, riguardano gli impegni di Big Pharma e che questi vengano rispettati. Figliuolo ha ribadito che le priorità riguardano gli anziani e poi i più vulnerabili. (TrentoToday)

L’aumento dei contagi ha portato il primo cittadino Michelangelo Ciurleo a emettere due ordinanze che inaspriscono ulteriormente le prescrizioni della zona rossa (Calabria 7)