Obbligo ricetta elettronica, ma quella di carta resta. Il problema degli anziani

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il Giornale SALUTE

Il primo gennaio è scattato l'obbligo della ricetta elettronica, pure per quelle «bianche», usate per i farmaci di fascia C, ossia quelli a pagamento e non coperti dal Sistema Sanitario Nazionale. Anche se la vecchia ricetta cartacea resta ancora valida - in attesa delle indicazioni operative del ministero dell'Economia e delle Finanze, Sogei, del ministero della Salute e dell'Aifa - la legge finanziaria prevede che d'ora in poi, fatta eccezione per questa fase transitoria, medici e odontoiatri devono prescrivere i farmaci in formato digitale, rendendo accessibili ovunque le ricette attraverso un codice univoco. (il Giornale)

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È quanto stabilisce la nuova legge di Bilancio. La dematerializzazione delle prescrizioni di farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale è prevista dall’articolo 54 della legge di bilancio, secondo la quale “tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale, dei servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’aviazione civile (Sasn) e dei cittadini sono effettuate nel formato elettronico”. (Prima Biella)

Ricette elettroniche. Pieri (Assofarm): “Necessario garantire continuità del servizio” (Quotidiano Sanità)

La misura, resa definitiva dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, rappresenta un passo importante verso la modernizzazione del sistema sanitario italiano. Le ricette mediche in formato cartaceo diventano un ricordo del passato: con l'entrata in vigore della nuova legge di bilancio, tutte le prescrizioni dovranno essere emesse in formato digitale. (Tiscali Notizie)

Si tratta di un periodo di transizione in attesa delle indicazioni operative da parte del Ministero dell'Economia e delle finanze, di Sogei, del Ministero della Salute e dell'Aifa. Da quest'anno la ricetta elettronica, già in parte in uso, verrà implementata e sarà utilizzata per tutte le prescrizioni farmaceutiche, ricette "rosse" farmaci e prestazioni del Ssn (Servizio sanitario nazionale) e "bianche" per le cure a pagamento. (ilgazzettino.it)

Seppur vada considerato che attualmente il 98% delle prescrizioni a carico del servizio sanitario è già digitalizzato, va presa coscienza del totale cambiamento a carico delle ricette bianche, così come va posta attenzione ai disagi che il sistema rischia di creare essenzialmente nella popolazione più anziana e quindi meno pratica nell’uso della tecnologia. (il Resto del Carlino)

Niente più ricette di carta per acquistare medicine in farmacia. Il cambiamento era iniziato già nel 2020, come si apprende da una comunicazione sul sito del Ministero della salute: "la situazione di emergenza Covid ha dato particolare impulso alla dematerializzazione delle ricette mediche. (il Resto del Carlino)