Nintendo Switch 2 punta sul supporto delle terze parti, ma il precedente della Wii U fa riflettere

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Redazione Scienza e Tecnologia Redazione Scienza e Tecnologia   -   La prossima console di Nintendo, attesa ormai da mesi, potrebbe segnare una svolta nel rapporto tra il colosso giapponese e gli sviluppatori esterni. Secondo l’analista Mat Piscatella, intervenuto su GamesRadar, il supporto delle terze parti per Nintendo Switch 2 sarà "come mai visto prima", come dimostrerebbero già i numerosi annunci durante il recente Direct. "Storicamente le console Nintendo vengono acquistate per giocare ai titoli Nintendo, e non sono mai state il primo posto in cui le persone cercano di giocare contenuti di terze parti se hanno altri modi per accedere a quei titoli", ha osservato.

Tuttavia, c’è un precedente che invita alla cautela: la Wii U, lanciata nel 2012 con un’ampia line-up di giochi di terze parti, non riuscì a mantenere le promesse, trasformandosi in uno dei flop più discussi della casa di Kyoto. Se da un lato il mercato è cambiato, con sviluppatori più propensi a supportare piattaforme ibride, dall’altro resta da vedere se gli utenti premieranno effettivamente la nuova console per i titoli non Nintendo, soprattutto considerando la concorrenza di PC, PlayStation e Xbox.

Intanto, la società ha confermato che Nintendo Switch non sarà abbandonata, nonostante l’arrivo del successore. Nel report finanziario trimestrale, sono stati menzionati titoli first-party già annunciati, come Pokémon Leggende: Z-A, Metroid Prime 4: Beyond (previsto per il 2025) e Pokémon Champions, la cui data rimane indefinita. Una strategia che mira a prolungare il ciclo di vita della console, ancora molto popolare nonostante gli otto anni sul mercato.