Berlino, vince il sì nel referendum per espropriare le case sfitte ai gruppi immobiliari

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Günter Rohe da Pixabay Günter Rohe da Pixabay. I cittadini di Berlino votano a favore dell’esproprio delle case sfitte di proprietà dei grandi gruppi immobiliari.

A Berlino, la maggioranza della popolazione vive in affitto e centinaia di migliaia di appartamenti in città sono di proprietà di poche grandi aziende.

In realtà, è tutt’altro che scontato che si proceda all’esproprio di case sfitte ai grandi gruppi immobiliari

Sin dalle prime battute dello spoglio, lo scarto a favore del sì, nel referendum che proponeva l’esproprio degli appartamenti sfitti di proprietà di società immobiliari, è sembrato abbastanza netto (56,4% contro il 39% di chi ha votato no). (Notizie - MSN Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Leggi anche:. Referendum sull’esproprio dei grandi gruppi immobiliari: la vittoria dei promotori. (il Mitte)

La situazione a Berlino e in Germania. I prezzi degli affitti a Berlino sono un grande problema per gli abitanti della città. Un referendum consultivo a Berlino apre il dibattito europeo sul caro affitti. (Open)

È ancora critica, ma ritiene che il risultato del referendum debba essere rispettato. Nel frattempo, Vonovia è impegnata ad acquisire Deutsche Wohnen (TGcomnews24)

Argomenti che in tempi in cui le disuguaglianze sociali stanno emergendo in seguito ad una fortissima crisi pandemica, dovrebbero essere all’ordine del giorno Dopo che nei mesi scorsi una serie di associazioni sindacali, partiti di sinistra e rappresentanti dei cittadini è riuscita a raccogliere le 350mila firme richieste per indire questo referendum, Berlino è diventata pioniera in Europa sul fronte del diritto alla casa. (PRESSENZA – International News Agency)

In un referendum descritto come “rivoluzionario” dai media tedeschi, i berlinesi hanno votato in maggioranza a favore dell’esproprio a colossi dell’immobiliare che posseggono oltre 3.000 appartamenti nella capitale, come Vonovia e Deutsche Wohnen. (L'HuffPost)

Nella Capitale tedesca, infatti, contestualmente alle elezioni politiche nazionali si votava anche il referendum sull’emergenza abitativa. Sin dalle prime battute dello spoglio, lo scarto a favore del sì, nel referendum che proponeva l’esproprio degli appartamenti sfitti di proprietà di società immobiliari, è sembrato abbastanza netto (56,4% contro il 39% di chi ha votato no). (idealista.it/news)