Mario Vargas Llosa, la forza delle idee di un combattente

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«Imparare a leggere è stata la cosa più importante che mi sia capitata nella vita. Se sono diventato uno scrittore è stato per il piacere straordinario che ho provato nel leggere e per le avventure che ho vissuto grazie ai libri. Avevo cinque anni, ma ricordo la straordinaria rivoluzione di questa magia, che mi permetteva di trasformare le parole dei libri in immagini che mi facevano vivere avventure straordinarie». (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri giornali

Il 5 luglio del 1982, allo stadio Sarrià di Barcellona, dopo aver assistito alla partita più bella del secolo, Mario Vargas Llosa, seduto in tribuna e confuso ad altre decine di privilegiati che avevano goduto di quello spettacolo, si guardò attorno e lasciò che lo sguardo carezzevole abbracciasse il campo ormai vuoto con la riconoscenza che si deve alla fortuna, quando si occupa di noi. (La Gazzetta dello Sport)

"È con profonda tristezza che annunciamo che nostro padre è morto oggi a Lima, circondato dalla sua famiglia e in pace", ha scritto sui social il figlio maggiore, Alvaro, in un messaggio firmato anche dal fratello Gonzalo e dalla sorella Morgana. (RaiNews)

Don Mario, bello come un attore hollywoodiano del Decennio d’Oro, è lo scrittore che ho amato più di ogni altro scrittore. Ho sempre pensato che il giorno in cui spedì il suo dono a Mario Vargas Llosa, perché diventasse l’architetto delle più alte cattedrali narrative del suo tempo, Dio si dimenticò di allegare la frusta, come un corriere distratto di Amazon. (Domani)

Morto Mario Vargas Llosa, il ricordo di Claudio Magris: «Noi due amici uniti da Ulisse e dal caffè che gli preparai»

Di Flaubert, Vargas Llosa possedeva l’ossessiva disciplina e l’estrema raffinatezza formale (che combinava con quella di … Ebbene, se dovessi riassumere oggi a un lettore francese cosa ha significato Vargas Llosa nella nostra cultura, direi quanto segue: un incrocio tra Gustave Flaubert e Victor Hugo. (la Repubblica)

Soddisfaz… Quando qualche professore d’apocalisse lamentava la mancanza di grandi scrittori, offrendo un pasto quotidiano al suo risentimento, fino a ieri rispondevo con feroce soddisfazione: «Scusa, hai presente Mario Vargas Llosa? L’hai mai letto?». (La Stampa)

Di Claudio Magris Alcuni scrittori entrano nella nostra vita con una particolare intensità e non solo per la loro grandezza ma per una misteriosa vicinanza, per un coerente sentimento del mondo. (Corriere della Sera)