Corruzione all'Asl di Caserta: 12 arresti

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Così, il presidente del Consiglio Regionale della Campania, Gennaro Oliviero, attraverso una nota, interviene sulla vicenda

L'indagine trae origine da una segnalazione, inviata ai carabinieri del Nas di Caserta da parte dell'Asl sulle anomalie nell'utilizzo del sistema informatico interno di gestione delle presenze, da parte di un dipendente che ne aveva accesso per la propria funzione di coordinatore amministrativo aziendale. (La Stampa)

Su altri giornali

Coinvolgi anche i due imprenditori edili Alberto Marino di Casaluce e Antonio Papa di Marano di Napoli, che effettuavano lavori per l’Asl, e il commercialista Antonio Scarpa di Teverola. – continua sotto –. (PUPIA)

I regali alle moglie dei funzionari Asl Non solo soldi, ma borse costose da migliaia di euro regalate alle mogli dei funzionari dell’Asl di Caserta che lavoravano al Dipartimento di salute mentale «Mi auguro che questa vicenda si chiarisca subito nell’interesse di tutti - ha detto Oliviero - sono a disposizione dell’autorità giudiziaria. (Corriere del Mezzogiorno)

Una prima misura cautelare per l’applicazione di misure interdittive per la truffa ai danni dell’Asl, il 25 novembre 2020, aveva già avuto luogo La misura presa nei confronti di 18 persone con l’accusa di associazione per delinquere, falso, ricettazione, truffa e corruzione, turbata libertà degli incanti, traffico illecito d’influenze ed altro. (Vesuvius.it)

A Oliviero viene contestato il reato di traffico influenze in relazione a un singolo episodio. C’è anche il presidente del Coniglio della Campania, Gennaro Oliviero, tra gli indagati nell’inchiesta dei Nas e della procura di Napoli Nord sulla sull’Asl di Caserta che ha consentito di fare luce su numerosi episodi di assenteismo, corruzione e gare d’appalto truccate. (Il Fatto Quotidiano)

Il presidente del consiglio regionale è solo citato in ordinanza e non ha ricevuto alcuna notifica. Risulta indagato in stato di libertà con l’accusa di essersi fatto promotore per nomina di un dirigente asl insieme a Mario De Biasio, ex direttore generale Asl Caserta, anche lui indagato. (Il Mattino)

Le segnalazioni erano relative all'invio continuo di pazienti in carico al Dsm, di cui allora era responsabile proprio Carizzone, in strutture private convenzionate. La stessa azienda sanitaria casertana aveva inviato più segnalazioni alla Procura di Napoli Nord, che ha sede ad Aversa così come il Dipartimento di Salute Mentale (Dsm) dell'Asl. (Fanpage.it)