Long Covid a scuola, l'effetto pandemia pesa sull'istruzione

La Stampa SALUTE

«Gli alunni delle elementari sbagliano le doppie, non capiscono i testi e fanno fatica a esporre quanto hanno appreso», dicono quasi all’unisono i dirigenti scolastici della scuola primaria

ROMA«È incredibbile, ma ho ancora dificoltà a scrivere».

Quello che è capitato di leggere a un’insegnante di terza elementare nella romanissima Trastevere è più o meno quello che è passato sotto agli occhi di tanti suoi colleghi a Nord e ancor più a Sud. (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

Ne parla in studio, intervistato da Luigi Ripamonti (responsabile del Corriere Salute) il professor Alberto Mantovani, immunologo, direttore scientifico Humanitas e professore emerito all’Humanitas University E allora cosa succede e cosa ci possiamo aspettare? (Corriere TV)

Ascolta la versione audio dell'articolo. 3' di lettura. Anche uno studio dei Cdc, pubblicata il mese scorso, ha concluso che almeno uno malato di Covid su 5 potrebbe avere complicazioni post-malattia. (Il Sole 24 ORE)

LIVE. Altre stime inglesi, ha aggiunto, "parlano di disturbi nel 20% dei casi dopo 5 settimane e nel 10% dopo 3 mesi. (Sky Tg24 )

Nel frattempo si stanno cominciando a identificare alcuni biomarcatori di gravità del Long Covid, come citochine, interferoni e Ptx3, una molecola scoperta per la prima volta da noi». Avremo molti più casi di long Covid. (Vanity Fair Italia)

Diversi studi medici condotti in paesi europei e nel resto del mondo hanno dimostrato che il rischio di imbattersi nel Long Covid dopo l’infezione acuta supera il 20%, il che non è affatto poco. Ebbene i dati dimostrano in modo inequivocabile che la percentuale di soggetti che presentano sintomi inquadrabili nel Long Covid è di molto superiore a quella registrata in soggetti che sono stati contagiati dalla variante Delta. (ReteAbruzzo.com)

Sono i possibili sintomi del Long Covid nei bambini da zero a 14 anni, che interessano il 40% circa dei guariti da Sars-CoV-2 in questa fascia d'età e durano almeno 2 mesi. A indicarli è il più grande studio condotto finora sulla sindrome post-infezione negli under 14, pubblicato tu 'The Lancet Child & Adolescent Health'. (Tiscali Notizie)